Commercio estero extra Ue: a febbraio surplus commerciale in calo a 2,6 miliardi

Commercio estero extra Ue: a febbraio surplus commerciale in calo a 2,6 miliardi

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24 marzo 2016

A febbraio 2016, rispetto al mese precedente, le esportazioni extra Ue sono in crescita (+3,3%) e le importazioni pressoche' stazionarie (+0,1%). Il surplus commerciale (+2.616 milioni) e' di poco inferiore rispetto allo stesso mese del 2015 (+2.787 milioni). Lo rende noto l' Istat. L'incremento congiunturale delle vendite verso i paesi extra Ue
coinvolge tutti i raggruppamenti principali di beni, con l'eccezione dell' energia (-27,2%). I beni strumentali (+5,6%) e i prodotti intermedi (+4,0%) registrano la crescita piu' sostenuta. La ripresa dell'export a febbraio 2016, dopo la marcata flessione registrata nel mese precedente (-6,2%), si traduce in una dinamica congiunturale su base trimestrale debolmente negativa (-0,6%) ma che risulta positiva (+0,4%) al netto della componente energetica (-22,2%). Soltanto i beni di consumo non durevoli (+3,7%) sono in marcata espansione. La contrazione mensile delle esportazioni su base annua (-2,8%) e' piu' ampia (-4,7%) al netto dell' effetto dovuto alla differenza nei giorni lavorativi (21 a febbraio 2016 rispetto a 20 di febbraio 2015). Il confronto con febbraio 2015 e' particolarmente penalizzante anche perche' in quel mese si verificarono importanti movimentazioni di mezzi di navigazione marittima verso gli Stati Uniti, che pesano per oltre 3 punti percentuali sulla flessione tendenziale dell' export verso i paesi extra Ue.
Anche le importazioni sono in contrazione (-2,1%). Tuttavia, al netto dell'energia (-30,0%), risultano in forte crescita (+6,9%). A febbraio 2016 il surplus nell' interscambio di prodotti non energetici (+4,3 miliardi) e' in diminuzione rispetto a febbraio 2015 (+5,1 miliardi). A febbraio 2016 prosegue il calo delle vendite di beni verso la Russia (-20,2%), iniziato a maggio 2014. Inoltre, per il secondo mese consecutivo, si registra una flessione delle esportazioni verso gli Stati Uniti (-10,7%). Giappone (+13,7%), paesi ASEAN
(+12,5%) e Cina (+7,6%) fanno invece registrare un sostenuto incremento delle vendite. Le importazioni da Russia (-31,8%), OPEC (-15,2%) sono in forte calo mentre gli acquisti da paesi ASEAN (+19,6%), Turchia (+16,3%) e Svizzera (+10,4%) risultano in espansione.

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