Compag e Sada insieme per dare impulso all'agricoltura

Compag e Sada insieme per dare impulso all'agricoltura

La Federazione dei commercianti di prodotti per l'agricoltura e Sada-Confagricoltura hanno sottoscritto un'intesa per creare un gruppo in grado di organizzare una larga fetta della produzione agricola delle grandi colture.

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31 maggio 2010
Compag (la Federazione nazionale dei commercianti di prodotti per l’agricoltura aderente a Confcommercio) e Sada-Confagricoltu

Compag (la Federazione nazionale dei commercianti di prodotti per l’agricoltura aderente a Confcommercio) e Sada-Confagricoltura hanno firmato un accordo per creare un gruppo in grado di organizzare una larga fetta della produzione agricola delle grandi colture. L’intesa, che darà forti opportunità di collaborazione all’interno della filiera lasciando libertà di scelta ai singoli operatori di individuare strategie di mercato e di valorizzazione delle colture adeguandosi alle esigenze del mercato stesso, vuole uscire dagli schemi precostituiti di modelli imposti dall’alto cercando di valorizzare le capacità imprenditoriali che da sempre caratterizzano il tessuto produttivo del nostro Paese.

Al tempo stesso i protagonisti dell’accordo si presentano come interlocutori fondamentali per le politiche di settore e si propongono alle istituzioni nazionali e regionali per l’individuazione delle strategie di sviluppo delle grandi colture e delle filiere ad esse collegate.

In concreto, Compag e Sada organizzeranno il mondo produttivo per rispondere agli obiettivi che sono stati individuati dal tavolo di filiera ed indicati nel Piano Cerealicolo Nazionale elaborato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali; individueranno all’interno delle iniziative regionali, compresi i Piani di Sviluppo Rurale, gli

elementi che possono costituire un aiuto concreto alla crescita di una forte imprenditoria

indirizzata alla produzione di derrate alimentari legate al territorio ma con capacità di

competere a livello internazionale; cercheranno innovazioni di prodotto e processo riconducibili ad esempio ad iniziative già intraprese ma degne di ulteriore sviluppo come le colture energetiche e la tracciabilità, quale strumento importante per garantire la qualità delle produzioni e gli accordi con l’industria di trasformazione.

L’accordo si rivolge ad un mondo imprenditoriale complesso ma fortemente significativo della realtà italiana della filiera delle grandi colture perché le imprese firmatarie rappresentano 7.000 aziende agricole per una superficie attorno al 1.000.000 di ettari e circa il 50% della raccolta e stoccaggio di cereali ed oleaginose italiane.

 

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