"Compro oro", orafi all'attacco

"Compro oro", orafi all'attacco

Dopo un'analisi approfondita del testo della nuova normativa sulla compravendita di preziosi usati, da Federpreziosi arriva una critica forte e ragionata al provvedimento. Federprezioni e Federorafi esprimono "profondo rammarico".

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5 luglio 2017

Dopo la cautela mostrata dopo l'approvazione della nuova normativa sulla compravendita di preziosi usati in vista di un'analisi approfondita del testo, il settore orafo italiano rappresentato da Federpreziosi Confcommercio entra nel merito e critica fortemente il provvedimento. "Al momento della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 20 giugno scorso - dichiara il direttore Steven Tranquilli  - ci si è resi conto dello stravolgimento totale e di come il Governo abbia mischiato le carte senza alcuna logica, per di più disattendendo i pareri espressi dalle due Commissioni Parlamentari nonostante tutte le organizzazioni di categoria interessate avessero fatto tutto il possibile per consentire alle Commissioni di esprimersi con cognizione di causa". Il decreto, inoltre, rivela lacune che rendono praticamente impossibile per gli operatori l'adeguarsi entro il termine indicato, vale a dire il 5 luglio 2017. Un esempio per tutti è l'obbligo di iscrizione a uno speciale registro gestito da OAM che però non sarà attivo prima di tre mesi. 

 

Federprezioni e Federorafi esprimono "profondo rammarico"

"Pur condividendo la necessità di contrastare fermamente i fenomeni di riciclaggio e finanziamento di operazioni illecite, manifestano profondo rammarico per non essere in grado di rispondere alle preoccupate sollecitazioni dei loro associati che richiedono chiarimenti sulle norme contenute nel Decreto Legislativo 92/2017 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 Giugno 2017 riguardante la nuova normativa sulla compra vendita di oggetti preziosi usati". Così in una nota congiunta Federpreziosi Confcommercio Imprese per l'Italia e Federorafi Confindustria, secondo le quali "le lacune e le incongruenze contenute rendono praticamente impossibile per gli operatori adeguarsi entro il termine indicato, vale a dire mercoledì 5 luglio 2017, come emerge anche dal comunicato ufficiale dell'OAM – Organismo degli Agenti di attività finanziaria e dei mediatori creditizi – incaricato della creazione dell'apposito nuovo registro. L'iscrizione in questo registro è indicato dalla normativa condizione obbligatoria prioritaria, laddove la sua attivazione non ha ancora una precisa tempistica e si è in attesa del decreto del Ministero dell'Economia e finanza che deve regolamentarne l'utilizzo". Le categorie esprimono altresì "forte preoccupazione per la complessità delle procedure che non tengono conto delle indispensabili distinzioni fra i vari soggetti coinvolti e che, anziché semplificare hanno reso la materia più confusa e, soprattutto, priva delle opportune modalità attuative".

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