Confcommercio su indiscrezioni aumento Iva nel 2018-2019: meno fiducia, meno consumi, meno Pil

Confcommercio su indiscrezioni aumento Iva nel 2018-2019: meno fiducia, meno consumi, meno Pil

Così condannati al declino

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Roma, 26.10.2016

 

Se venissero confermate le indiscrezioni sull'aumento dell'Iva nel 2018 e nel 2019, il Paese dovrebbe prepararsi a una prolungata stagnazione, che nessun incentivo agli investimenti potrebbe scongiurare: questo il commento dell'Ufficio Studi di Confcommercio in una nota.

Dalle indiscrezioni trapelate sembrebbe che nel 2018 le maggiori imposte indirette ammonterebbero a oltre 19 miliardi di euro per arrivare a circa 23 miliardi nel 2019. Contestualmente, le aliquote nominali dell'Iva - già elevate nel confronto internazionale - porterebbero l'Italia ai vertici mondiali. Un record pernicioso per i consumi e per la crescita.

Al di là di ipotesi fantasiose – conclude l'Ufficio Studi - sugli effetti della traslazione degli incrementi sui prezzi al consumo, il paventato drenaggio di risorse dal settore privato a quello pubblico, configurando una politica fiscale fortemente restrittiva, vanificherebbe da subito, attraverso l'ulteriore calo di fiducia, i notevoli sacrifici fatti, in questi lunghi anni di crisi, dalle imprese e dalle famiglie italiane per assicurarsi un futuro più sereno dentro la comunità internazionale. 

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