Confcommercio su dati Istat: Dati in parte attesi, ripresa piu’ difficile

Confcommercio su dati Istat: Dati in parte attesi, ripresa piu’ difficile

Pur segnalando una situazione senza precedenti nella storia recente, i dati erano largamente attesi e sono coerenti con il più generale crollo dell’attività economica. La caduta di reddito (-5,8% in un trimestre) è inferiore alla flessione del prodotto grazie alla distribuzione di sovvenzioni generate a debito. La scelta delle famiglie di risparmiare (18,6% la propensione al risparmio), come sottolineato anche a livello europeo nell’ultimo bollettino della BCE, è derivata soprattutto dall’impossibilità oggettiva di fare acquisti, soprattutto nel segmento dei servizi per il tempo libero. D’altra parte, il recente, sebbene parziale, recupero della fiducia è una conferma di un risparmio forzato più che precauzionale: questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat di oggi.

E’ importante in questo momento portare le famiglie a mettere in circolo parte di questo risparmio aggiuntivo per favorire il recupero di quanto perso nei mesi precedenti sul fronte dei consumi.

Quanto al Pil – conclude l’Ufficio Studi - la revisione al ribasso delle valutazioni nel secondo quarto del 2020 non è una buona notizia. Dato lo strutturale deficit di crescita che caratterizza la nostra economia da almeno due decenni, due o tre decimi di punto in più o in meno non sono un evento trascurabile.
 

Per restare aggiornato sui dati Istat su argomenti quali occupazione, inflazione, vendite al dettaglio, industria, commercio estero e fiducia dei consumatori consulta la pagina di approfondimento che aggiorniamo mensilmente con i dati ufficiali e le note di Confcommercio.

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