Confcommercio: bene l'avvio del confronto, ora rivedere la normativa e snellire le procedure per le imprese

Confcommercio: bene l'avvio del confronto, ora rivedere la normativa e snellire le procedure per le imprese

Oggi all'incontro al Ministero del Lavoro su salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

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Roma, 23/09/2019

 

Occorre una revisione profonda dalla vigente normativa che sappia coniugare l'effettività delle tutele per i lavoratori e lo snellimento degli adempimenti burocratici per le imprese. Si tratta di avviare quindi una nuova stagione di riforme che abbia al centro prevenzione, informazione, formazione e semplificazione amministrativa. Lo scrive Confommercio in una nota in occasione dell'incontro di oggi al Ministero del lavoro su salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Le misure più urgenti che le imprese si attendono - spiega Confcommercio - riguardano lo snellimento degli adempimenti generali e delle disposizioni sulla formazione e l'informazione per le attività a basso rischio e le prestazioni di breve durata, l'eliminazione delle procedure burocratiche legate alla data certa, la consultazione dei lavoratori per le imprese con un numero minimo dei dipendenti, il coordinamento e la riorganizzazione dei controlli.

Vanno inoltre unificati, e focalizzati soprattutto su attività di prevenzione, i vari enti che, a diverso titolo, si occupano di sicurezza sul lavoro. Centrale, in questa prospettiva, sarà anche la revisione dell'apparato sanzionatorio che è, ancora oggi, inutilmente repressivo e punitivo e, soprattutto, non collegato ad una chiara finalità preventiva.

"Siamo convinti – ha dichiarato Donatella Prampolini, vice presidente Confcommercio con delega al lavoro – che il sistema di tutela della salute e sicurezza sul lavoro non debba basarsi su una logica di mera repressione, insufficiente e spesso inutile, e debba essere invece improntato alla diversa logica del sostegno e supporto verso i soggetti della prevenzione (lavoratori e imprese)".
La nota entra nel dettaglio di quelle che devono essere le scelte di fondo:

  • la graduazione delle tutele rispetto all'evoluzione del mondo del lavoro e alla presenza di oggettivi e misurabili indici di rischio infortunistico;
  • la semplificazione e la chiarezza delle norme e delle procedure e l'univocità delle interpretazioni;
  • un approccio consulenziale delle pubbliche amministrazioni;
  • lo sviluppo di "best practices";
  • la rinuncia al primato dell'azione repressiva e della sanzione penale, da ricondurre al rango effettivo di estrema "ratio";
  • l'eliminazione di competenze istituzionali sovrapposte e confliggenti.

Baricentro dell'opera di revisione normativa sarà, infine, la necessità di promuovere un'armonizzazione tra la legislazione europea e quella nazionale, evitando, per il futuro, la pratica oggi usuale di introdurre procedure più complesse ed articolate rispetto a quelle previste – quale livello minimo da garantire – dalle fonti comunitarie.

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