Confcommercio su inflazione: dato atteso, ma prospettive preoccupanti

Confcommercio su inflazione: dato atteso, ma prospettive preoccupanti

Per uscire da recessione interventi incisivi per rilanciare consumi e favorire occupazione

 

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Roma, 29.08.2014

 

Il ritorno dopo oltre 50 anni della variazione dei prezzi al consumo su valori negativi, pur essendo un dato largamente atteso, desta forte preoccupazione soprattutto alla luce degli altri dati diffusi in questi giorni dall'Istat. La progressiva tendenza all'azzeramento della crescita dei prezzi, in atto da un anno, si inserisce, infatti, in un contesto che continua ad essere caratterizzato, anche nella prima metà del 2014, dalla recessione: questo il commento dell'Ufficio Studi Confcommercio alle stime dell'inflazione diffuse oggi dall'Istat.

Questa situazione – prosegue la nota - ha comportato il permanere di un quadro di generalizzata difficoltà del mercato del lavoro che, seppure a ritmi meno sostenuti rispetto al 2013, ha continuato a registrare un calo delle persone occupate ed un aumento dei disoccupati riportando, a luglio, il tasso di disoccupazione al 12,6%.

Se a questi dati si aggiunge la crisi di fiducia di famiglie ed imprese è sempre più evidente ed urgente la necessità di un forte shock al sistema produttivo che restituisca potere d'acquisto alle famiglie, ridia slancio ai consumi e favorisca gli investimenti e l'occupazione, l'unica via per riportare il paese su un sentiero di crescita robusta e duratura.

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