Confcommercio a Bruxelles per riflettere sul futuro dell'Europa

Confcommercio a Bruxelles per riflettere sul futuro dell'Europa

Presentato dal Presidente Sangalli agli europarlamentari italiani il Position Paper della Confederazione. Indicate 10 priorità per l'attuazione della politica di coesione post-2020. Concluso il Roadshow "Dare Fondo ai Fondi"

171/2017
Roma, 30.11.2017

Confcommercio ha presentato a Bruxelles, nel corso di un convegno tenuto nella sede del Parlamento Europeo, il Position Paper riguardante il Libro bianco sul futuro dell'Europa e il Documento sulla politica di coesione post-2020. L'occasione è stata la conclusione del Roadshow "Dare Fondo ai Fondi", organizzato dalla Confederazione in 5 tappe sul territorio nazionale, con il patrocinio e il supporto della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, per facilitare la partecipazione ai bandi europei da parte delle imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti e l'utilizzo degli strumenti finanziari messi a disposizione dall'Ue.
Insieme al Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sono intervenuti, tra gli altri, la Commissaria Ue per l'Economia e le Società digitali, Mariya Gabriel; il Presidente del Gruppo S&D al Parlamento europeo, Gianni Pittella; la Vice Presidente del PPE al Parlamento europeo, Lara Comi; la Vice Presidente della Commissione Itre, Patrizia Toia; il Presidente della Commissione Budget al Parlamento europeo, Jean Arthuis; la Presidente della Commissione Regi al Parlamento europeo, Iskra Mihaylova; l'Incaricato per le Politiche Ue di Confcommercio, Alberto Marchiori.
Nel suo intervento davanti agli europarlamentari italiani e ad esponenti del mondo associativo, istituzionale e imprenditoriale, il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha richiamato il Position Paper della Confederazione sottolineando il "bisogno di più Europa nei temi la cui portata travalica i confini nazionali, come la sicurezza, il commercio elettronico, la concorrenza internazionale, il riconoscimento dei titoli di studio, il ricongiungimento delle pensioni versate nei singoli Paesi".
"Al contrario, però, sulle tematiche con valenza locale o con profonde differenze tra gli Stati, l'Europa – ha continuato Sangalli - dovrebbe delineare solo i principi guida lasciando ai territori,  e ad un sempre valido principio di sussidiarietà, la definizione delle regole. E penso alla programmazione urbanistica e commerciale, al welfare, alla contrattazione, alla scuola, dove uno sviluppo territoriale non può, e non deve, essere ‘calato dall'alto'".
Confcommercio-Imprese per l'Italia crede in un'Europa che abbia come obiettivo primario il miglioramento della crescita economica e imprenditoriale, della competitivà e dell'occupazione, e auspica un maggior impegno dell'Unione per la tutela e la valorizzazione del terziario di mercato.
"Dall'esperienza del Roadshow - ha puntualizzato il Presidente di Confcommercio - è emersa innanzitutto, l'importanza del riconoscimento del ruolo che i settori del commercio, turismo, servizi, trasporti e nuove professioni svolgono".
Le imprese del terziario di mercato chiedono semplificazione normativa e bandi di gara europei più intellegibili e fruibili. Confcommercio ha, dunque, individuato 10 priorità per l'attuazione della politica di coesione post-2020. Tra le misure indicate: la sostenibilità finanziaria degli interventi con la richiesta di svincolare l'utilizzo dei Fondi strutturali dall'austerity e dal patto di stabilità, la maggiore sinergia tra politiche e risorse ordinarie e aggiuntive; il potenziamento degli strumenti finanziari di sostegno allo sviluppo delle MPMI; la riforma degli aiuti di stato in deroga tramite l'innalzamento del regime De Minimis da 200 a 300 mila euro e l'adozione di un nuovo "regime di aiuto a finalità locale" basato sulla territorialità, anziché sull'importo, dell'investimento; la semplificazione e riduzione delle procedure burocratiche e amministrative a carico delle imprese. 

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