Audizione Confcommercio su Legge di bilancio per il 2021: in attesa del PNRR

Audizione Confcommercio su Legge di bilancio per il 2021: in attesa del PNRR

Intanto, più risorse per il Fondo Ristori e centrali le moratorie fiscali

 

“Per molti aspetti, l’impianto del disegno di legge di bilancio per il 2021 si configura come uno schema di preparazione di scelte operative che verranno sulla scorta di risorse ancora attese. Il riferimento va alle norme di  gestione e controllo del Piano nazionale di ripresa e resilienza in attesa della sua definizione ed approvazione in sede europea ed alla attivazione degli investimenti strategici e delle riforme, che dovrebbero condurre alla rimozione dei “colli di bottiglia” del sistema Paese”: così Confcommercio in audizione alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sul disegno di legge 2021.

“Si pensi, ad esempio, al decollo degli  interventi infrastrutturali,  tema rispetto al quale il disegno di legge reca – intanto e tra l’altro - l’istituzione del Fondo per la perequazione infrastrutturale  tra le diverse aree geografiche del territorio nazionale.  E si pensi - ancora ad esempio - alla valorizzazione dello strumento della decontribuzione per sostenere l’occupazione dei giovani, delle donne e nel Mezzogiorno, strumento che dovrebbe però accompagnarsi ad  importanti scelte di potenziamento delle politiche attive per il lavoro e di riforma strutturale degli ammortizzatori sociali.”

“Quanto alla istituzione del “Fondo Ristori”,   la dotazione di 3,8 miliardi di euro per il prossimo anno andrà certamente e fortemente  rafforzata sulla scorta dell’annunciato prossimo scostamento di bilancio nell’ordine dei 20 miliardi di euro. Inoltre – continua Confcommercio - i ristori dovrebbero essere resi più inclusivi rispetto ai principi di “zonizzazione” territoriale e di individuazione dei beneficiari per codice ATECO, tenendo conto di quanto l’emergenza economica e sociale si sia fatta, anche in termini di cadute dei fatturati, pervasiva e trasversale.”

“Servono risposte determinate anche sul fronte delle moratorie fiscali a partire dal calendario fiscale di quest’ultima parte dell’anno. Quanto all’estensione della  moratoria creditizia fino a giugno 2021, bene.  Ma è fin d’ora chiaro che, anche in questo caso, sarà necessario fare di più.
Si punta, inoltre, al decollo del “cashless”. Ma le misure di abbattimento dei costi di utilizzo della moneta elettronica vanno decisamente rafforzate. Restano poi aperti i temi della prosecuzione del bonus 110 per cento oltre la scadenza di giugno 2021 e dell’ampliamento della platea dei suoi beneficiari.  Bene il ripristino dell’operatività degli indennizzi per la cessazione di attività commerciali. Ma la previsione di incremento, nel 2022,  dell’aliquota contributiva destinata al Fondo di razionalizzazione della rete commerciale – conclude Confcommercio - va sicuramente rivista.”

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