Prampolini a incontro Palazzo Chigi: “avviare un percorso di lavoro strutturato tra governo e parti sociali. Mobilitare le risorse necessarie per il contrasto del caro energia e affrontare i nodi della crescita, della produttività, del lavoro”

Prampolini a incontro Palazzo Chigi: “avviare un percorso di lavoro strutturato tra governo e parti sociali. Mobilitare le risorse necessarie per il contrasto del caro energia e affrontare i nodi della crescita, della produttività, del lavoro”

“Sul piano del metodo, vi è la necessità di un percorso di lavoro strutturato tra Governo e parti sociali per affrontare le sfide aperte in un tempo difficilissimo. Un tempo che dice dell’urgenza di comuni ed efficaci scelte europee secondo un’agenda che ricomprende i titoli della politica energetica, delle ragioni della crescita nella prospettiva della riforma del Patto di stabilità e crescita, della messa a terra del PNRR tra emergenza energia ed emergenza inflazione”: così Donatella Prampolini, Vicepresidente di Confcommercio, ha osservato in occasione dell’incontro tra il Governo e le associazioni imprenditoriali, svoltosi oggi nella Sala Verde di Palazzo Chigi.

“Peraltro, anche la versione rivista ed integrata della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza - ha sottolineato Prampolini - conferma l’entrata della nostra economia - tra la fine dell’anno in corso ed il primo trimestre del 2023 - in una fase di forte rallentamento, confinante con la recessione tecnica.  Certo, possiamo fare conto su una previsione di mobilitazione di risorse a contrasto del caro-energia ed a sostegno di famiglie ed imprese per circa 9 miliardi di euro in questo scorcio finale del 2022 e di circa 21 miliardi nel prossimo anno. Ma sappiamo fin d’ora che il rinnovo dei provvedimenti in scadenza (oneri di sistema, sconto carburanti, crediti d’imposta per le imprese, bonus sociale) richiede, per il solo primo trimestre 2023, circa 20 miliardi di euro. Margini stretti, dunque, anche alla luce del crescente costo del servizio del debito pubblico.  Ma va fatto ogni sforzo, va ottimizzato ogni intervento: in Europa e nel nostro Paese”.

“Infatti - ha evidenziato Prampolini, commentando il pacchetto energia inserito nel decreto varato ieri dal Consiglio dei Ministri - si assicura continuità sino alla fine dell’anno ai crediti d’imposta volti a temperare gli impatti del caro-elettricità e del caro-gas a carico delle imprese, ed alle riduzioni dell’accisa sui carburanti e dell’IVA sul metano per autotrazione. Si favorisce, inoltre, la possibilità di rateizzazione delle bollette da parte delle imprese e si punta ad incrementare la produzione nazionale di gas naturale destinabile a prezzi accessibili ai clienti finali. Occorre, però, che tale accessibilità non sia riservata ai soli clienti industriali. Positivo l’innalzamento fino a 3000 euro dell’importo esente da imponibile fiscale e contributivo per le misure di welfare aziendale e per le somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro per il pagamento di utenze domestiche del servizio idrico, dell’energia elettrica e del gas. Ma l’innalzamento è limitato al solo 2022. Insomma, bene la continuità, ma misure da potenziare ed anche da estendere temporalmente. Per le microimprese, vanno, inoltre, prorogati al 31 dicembre 2024 i termini per la fine della tutela di prezzo nel mercato al dettaglio dell’energia elettrica. E serve una verifica dell’impatto di filiera delle nuove regole per il superbonus”. 

“Vanno inoltre sostenute - ha ancora osservato la vicepresidente di Confcommercio - liquidità ed accesso al credito. Mentre, sul versante societario, andranno riproposte le misure emergenziali del periodo pandemico in materia di riduzione del capitale sociale e di sospensione degli ammortamenti, ed andranno individuate specifiche soluzioni per l’ammortamento pluriennale dei costi energetici”.

“Più in generale - ha sottolineato Prampolini - crescita e produttività sono i temi centrali nel confronto tra Governo e parti sociali. E, dunque, occorre fare il punto sulle riforme e sugli investimenti necessari, a partire dal “cantiere” del PNRR e dalla verifica dell’impatto sul Piano degli andamenti dei prezzi delle materie prime e dei prezzi energetici. Fare il punto, tenendo presente il carattere qualitativo della rendicontazione propria del Piano e la necessità di azioni straordinarie di rafforzamento amministrativo per l’accelerazione dei flussi di spesa. 

“Crescita, produttività e lavoro. Per questo - ha concluso Prampolini - occorre agire sul versante della riduzione del cuneo fiscale e contributivo, della detassazione degli aumenti contrattuali, del welfare aziendale, della sostenibilità dei nuovi ammortizzatori sociali più inclusivi, ma anche più onerosi. E per valorizzare la contrattazione collettiva realmente rappresentativa del mondo delle imprese e del lavoro anche come soluzione della questione del salario minimo”.         

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