207/2015
Roma, 10 dicembre 2015

"Non possiamo che manifestare perplessità sull'impianto normativo del provvedimento che, seppur ispirato da pregevoli e condivisibili finalità sociali, prevede una serie di contraddittorietà e complicazioni applicative che potrebbero addirittura tradirne gli intenti provocando, di fatto, una diminuzione dell'efficacia deterrente. Norme complesse e complicate, di dubbia costituzionalità sotto il profilo della proporzionalità e ragionevolezza, forse troppo poco ponderate, non aiutano certo a combattere un fenomeno così importante come quello delle morti sulla strada": questo il commento del Vice Presidente di Confcommercio, Paolo Uggè, dopo l'approvazione in Senato del disegno di legge sull'omicidio stradale.

"In quest'ottica – prosegue Uggè - non comprendiamo per esempio la scelta di prevedere l'arresto in flagranza di chi, dopo aver commesso il reato, decide di prestare soccorso alla vittima, o la scelta di selezionare, secondo criteri peraltro non sempre chiari, condotte che meritano un aggravio di pena, ad esempio l'attraversamento con il semaforo rosso, escludendone altre anche se di pari gravità, come la guida con uso del telefonino. Prendiamo atto del fatto che il Governo abbia almeno recepito la nostra istanza volta a garantire che non vi sia disparità di trattamento, nel regime di revoca della patente, tra i cittadini italiani e i cittadini stranieri o con patente estera."