Indicatore consumi Confcommercio: nuovo calo a settembre

Indicatore consumi Confcommercio: nuovo calo a settembre

Quadro economico ancora debole e incerto

A settembre l'Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC 11-2014) registra un calo dello 0,2% rispetto ad agosto e dello 0,6% rispetto a un anno fa (tabb. 1 e 2). Si tratta di dinamiche che rispecchiano la fragilità dell'attuale situazione economica in cui, sebbene la fase più negativa sembri superata, gli occasionali spunti di ripresa non riescono a tradursi in un sensibile recupero dei consumi che continuano a registrare una sostanziale stagnazione. La debolezza dell'attuale fase congiunturale e le incertezze che la caratterizzano si leggono anche nelle dinamiche dei principali indicatori congiunturali che, seppur positivi in alcuni casi, rimangono ancora estremamente deboli.

Sul versante della fiducia, infatti, a fronte di un modesto peggioramento ad ottobre del sentiment delle famiglie, le imprese evidenziano aspettative più favorevoli, con un contenuto recupero del clima di fiducia degli operatori di tutti i settori economici; in linea con prospettive di ripresa ancora molto incerte, stando alle stime di Confindustria, la produzione industriale registra, ad ottobre, un aumento dello 0,2% (-0,2% a settembre), i dati sugli ordinativi, riferiti allo stesso mese (+0,3%), sembrano indicare una bassa dinamicità anche nei mesi finali del 2014, mentre le immatricolazioni di autovetture a privati, sempre ad ottobre, hanno mostrato una crescita del 15%.

Segnali parzialmente positivi sembrano emergere anche dal mercato del lavoro. A settembre gli occupati sono aumentati di 82mila unità in termini congiunturali, tornando a segnalare, dopo oltre un biennio, una crescita su base annua (+130mila). La tendenza, in atto da alcuni mesi, ad un miglioramento della domanda di lavoro sembra aver portato una parte degli "scoraggiati" ad attuare politiche più attive di ricerca di un'occupazione, determinando a settembre un aumento di disoccupati di 48mila unità dinamica che ha riportato il tasso di disoccupazione al 12,6%.

Al contrario la CIG registra a settembre, dopo cinque mesi di riduzioni, un aumento delle ore autorizzate +13,7%, rispetto all'analogo mese del 2013 (-6,2% nel complesso dei primi nove mesi dell'anno). La dinamica dell'ultimo mese è stata determinata esclusivamente dalla componente relativa alla CIG straordinaria (+56,8% settembre, +28,5% nel periodo gennaio-settembre).

LE DINAMICHE CONGIUNTURALI

La diminuzione registrata dall'ICC a settembre (-0,2%, tab. 1) deriva da una flessione dello 0,4% della domanda per la componente relativa ai servizi e da una stasi della componente relativa ai beni.

Relativamente alle singole macro-funzioni di spesa, aumenti dello 0,2%, rispetto ad agosto, si registrano per i beni e servizi per la mobilità, per le comunicazioni e per la casa. La spesa per alimentari e tabacchi segnala una stabilità. Diminuzioni di un certo rilievo sembrano aver interessato i beni e servizi ricreativi (-0,8%), dove si è decisamente attenuata la spinta positiva proveniente dai giochi e lotterie, e per alberghi, pasti e consumazioni fuori casa (-0,6%). Elementi di difficoltà caratterizzano la spesa beni e servizi per la cura della persona (-0,3%) e per abbigliamento e calzature (-0,2%). 

LE DINAMICHE TENDENZIALI

La dinamica tendenziale dell'ICC di settembre mostra una diminuzione dello 0,6%, più contenuta rispetto a quanto rilevato nel bimestre precedente. Questo risultato sintetizza una diminuzione dello 0,9% della domanda relativa ai servizi e dello 0,4% della spesa per i beni.

A settembre 2014, le uniche variazioni positive, su base annua, si rilevano per i beni e servizi per le comunicazioni (+5,2%), per i beni ed i servizi per la mobilità (+1,0%) grazie al permanere della tendenza al recupero della vendita di autovetture a privati in atto da luglio.

Per quasi tutti gli altri capitoli di spesa si rilevano, su base annua, diminuzioni pari o superiori all'1,0%. 

LE TENDENZE A BREVE TERMINE DEI PREZZI AL CONSUMO

Sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che concorrono alla formazione dei prezzi al consumo, per il mese di novembre 2014 si stima una riduzione dello 0,1%, in termini congiunturali, dell'indice generale, con un tasso di variazione tendenziale dei prezzi al consumo pari allo 0,2%. 

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