Confcommercio su vendite al dettaglio: grave la situazione dei consumi

Confcommercio su vendite al dettaglio: grave la situazione dei consumi

Gli incrementi di tassazione, come l'aumento dell'aliquota standard dell'Iva, rischiano di incidere negativamente sulla propensione agli acquisti già a partire dalle prossime festività natalizie

 

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Roma, 22.11.2013

 

 

Gli incrementi di tassazione, come l'aumento dell'aliquota standard dell'Iva, rischiano di incidere negativamente sulla propensione agli acquisti già a partire dalle prossime festività natalizie

 

CONFCOMMERCIO SU VENDITE AL DETTAGLIO:
GRAVE LA SITUAZIONE DEI CONSUMI

 

Il peggioramento rilevato a settembre, in linea con le indicazioni che erano già emerse dall'Indicatore dei Consumi di Confcommercio, evidenzia come la fase di ridimensionamento della domanda per consumi delle famiglie non si sia ancora arrestata: questo il commento dell'Ufficio Studi Confcommercio ai dati sulle vendite al dettaglio diffusi oggi dall'Istat.

Il calo della domanda – continua la nota - interessa da tempo tutte le formule commerciali con la sola eccezione dei discount. Questo dato mostra come non si sia ancora raggiunto il punto di equilibrio nella ricomposizione del mix di spesa messo in atto dalle famiglie per cercare di limitare il calo dei consumi, con lo spostamento verso prodotti di minore qualità e prezzo più contenuto.

La situazione dei consumi è profondamente grave come emerge sia dalle indicazioni della Contabilità Nazionale (primi sei mesi del 2013) sia da quelle delle vendite al dettaglio al netto della variazione dei prezzi (primi 9 mesi). Sarà soltanto grazie a un confronto statistico favorevole che l'anno in corso chiuderà meno negativamente rispetto al 2012.

Nella sostanza – conclude l'Ufficio Studi - la riduzione del reddito disponibile, nel 2013 la sesta consecutiva a partire dal 2008, continua a comprimere la spesa. L'incertezza fiscale completa il quadro depressivo: le famiglie e le piccole e medie imprese ancora oggi non conoscono il carico fiscale che dovranno sopportare nel prossimo mese di dicembre e nel 2014. Al contrario, le uniche certezze riguardano gli incrementi di tassazione già deliberati, come l'incremento dell'aliquota standard dell'Iva che non mancherà di produrre i suoi effetti negativi sulla propensione agli acquisti, forse già in occasione delle prossime festività natalizie.

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