Confcommercio su prezzi: si riduce rischio deflazione

Confcommercio su prezzi: si riduce rischio deflazione

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Roma, 31 marzo 2016

Il permanere della variazione dei prezzi in territorio negativo ha assunto dimensioni lievemente più contenute rispetto a quelle ipotizzate. Restano concentrati su pochi settori - energetici e alimentari non lavorati - gli impulsi alla riduzione dei prezzi al consumo. Segnali, questi, che indicano una diminuzione del rischio deflazione anche in virtù del moderato aumento dei prezzi rispetto a febbraio, il primo dopo quattro mesi di discesa: questo il commento dell'Ufficio Studi di Confcommercio sui dati Istat di oggi.

In termini prospettici, le attuali tendenze, assieme alle sensibili riduzioni delle tariffe di energia elettrica e gas a partire da aprile, confermano, che i primi rialzi tendenziali dell'indice dei prezzi si avvertiranno non prima della prossima estate.

I prezzi deboli favoriscono oggi il potere d'acquisto delle famiglie. Tuttavia, in mancanza di una forte accelerazione dei consumi e del Pil reale, l'inflazione zero potrebbe contribuire a peggiorare i rapporti deficit-Pil e debito-Pil.

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