Congiuntura Confcommercio maggio: continua la "frenata" dell'economia

Congiuntura Confcommercio maggio: continua la "frenata" dell'economia

Fermi anche i consumi delle famiglie (-0,1% ad aprile), ristorazione e alloggio il settore più dinamico (+0,7%)

55/2018
Roma, 15.5.2018

 

PIL MENSILE

I dati statistici congiunturali continuano a mostrare segnali contradditori che inducono a valutare con prudenza le prospettive a breve dell'economia italiana.

 

La produzione industriale ha registrato a marzo, al netto dei fattori stagionali, un aumento dell'1,2% su base mensile e del 3,6% su base annuale. L'occupazione ha presentato, nello stesso mese, una crescita congiunturale dello 0,3%.

Ad aprile il sentiment delle famiglie è risultato in lieve peggioramento con una diminuzione dello 0,4% (m/m), mentre il clima di fiducia delle imprese manifatturiere ha segnalato un calo dell'1,2%. Particolarmente significativo è risultato, nello stesso mese, il ridimensionamento del sentiment delle imprese al dettaglio con un calo del 7,5% (m/m).

In linea con queste indicazioni, si stima, per maggio 2018, una variazione congiunturale nulla del PIL mensile e una variazione tendenziale dell'1,0% (1,1% ad aprile). Confermando un ulteriore rallentamento rispetto al primo trimestre (tab. 1). La crescita acquisita per l'anno in corso è dello 0,8%.

 

ICC (INDICATORE CONSUMI CONFCOMMERCIO)

In linea con un quadro congiunturale non particolarmente dinamico, le famiglie hanno mantenuto un comportamento molto prudente in materia di consumi. Ad aprile 2018 l'indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) ha registrato un calo dello 0,1% rispetto a marzo ed un aumento dello 0,4% nei confronti dello stesso mese del 2017 (tabb. 2 e 3).

In termini di media mobile a tre termini l'evoluzione degli ultimi mesi ha segnalato un modestissimo recupero (fig. 2).

Le dinamiche congiunturali

La diminuzione dello 0,1% registrata in termini congiunturali dall'ICC nel mese di aprile è sintesi di un aumento dello 0,4% della domanda relativa ai servizi e di una riduzione dello 0,3% di quella per i beni, segmento che continua ad evidenziare elementi di difficoltà.

Per quanto concerne le singole macro-funzioni il quadro di riferimento si presenta sostanzialmente disomogeneo. L'unica variazione di rilievo ha riguardato gli alberghi ed i pasti e consumazioni fuori casa (+0,7% su marzo). Aumenti di minima entità hanno interessato gli alimentari, le bevande ed i tabacchi e l'abbigliamento e le calzature (+0,1%). Stazionaria, rispetto al mese precedente, è risultata la spesa relativa ai beni e i servizi ricreativi e quella per i beni e i servizi per la cura della persona. Per contro, la flessione più significativa ha interessato la spesa per i beni e i servizi per la mobilità (-1,1%). Più contenuto è stato il calo della domanda per i beni e i servizi per le comunicazioni e per i beni e i servizi per la casa (-0,4%).

LE DINAMICHE TENDENZIALI

Nel confronto su base annua, ad aprile 2018, l'ICC ha registrato un aumento dello 0,4%, il risultato migliore da inizio anno. Il dato dell'ultimo mese è sintesi di un'evoluzione positiva della domanda relativa ai servizi (+1,8%) e di una flessione dello 0,2% della spesa per i beni.

In linea con quanto già emerso negli ultimi mesi, l'incremento più significativo ha riguardato la domanda per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (+2,7%).

Più contenuta è stata la crescita, su base annua, per i beni e i servizi per la cura della persona e per i beni e i servizi ricreativi (+0,8%). Di entità ancora più ridotta è risultata la variazione per gli alimentari, le bevande ed i tabacchi (+0,5%), per i beni e i servizi per la casa (+0,4%) e per i beni e i servizi per le comunicazioni (+0,3%).

Riduzioni di un certo rilievo hanno interessato l'abbigliamento e le calzature (-2,1%) ed i beni e servizi per la mobilità (-1,5%).

PREZZI: LE TENDENZE A BREVE TERMINE DEI PREZZI AL CONSUMO

Sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che concorrono alla formazione dei prezzi al consumo, per il mese di maggio 2018 si stima, rispetto ad aprile, un aumento dello 0,1%. Nel confronto con maggio del 2017 la variazione dei prezzi dovrebbe collocarsi a +0,8, in risalita rispetto al dato di aprile.

CONGIUNTURA CONFCOMMERCIO è uno strumento di analisi che Confcommercio mette a disposizione dei propri associati e di tutti coloro che sono interessati alla dinamica di breve periodo del PIL, della spesa reale delle famiglie e dei prezzi delle principali voci di consumo.

Il PIL mensile viene calcolato utilizzando la metodologia descritta in Mariano, R. S., Y. Murasawa, (2003). A new coincident index of business cycles based on monthly and quarterly series, Journal of Applied Econometrics, 18(4), 427-443. Questa metodologia permette di gestire in modo ottimale indicatori economici osservati con diversa frequenza temporale e con diversa tempestività. Si considerano 5 indicatori mensili di fonte ISTAT (indice di produzione industriale, numero di occupati, clima di fiducia delle famiglie, delle imprese manifatturiere e del commercio al dettaglio e indice dei nuovi ordinativi), l'indicatore dei consumi Confcommercio (ICC), 1 indicatore sullo stato di salute dell'occupazione dirigenziale del terziario di mercato (A.Pastore) e 2 indicatori trimestrali di fonte ISTAT (PIL e indice del fatturato delle imprese dei servizi). Le stime del PIL mensile rispettano l'identità contabile della contabilità nazionale che collega i livelli mensili a quelli trimestrali, quindi il PIL trimestrale pubblicato dall'ISTAT è dato dalla somma delle stime mensili nel trimestre.

I gruppi di prodotti e di servizi osservati dall'ICC sono attualmente 29, che complessivamente rappresentano, nell'anno 2016, il 53,7% del valore dei consumi effettuati sul territorio. Per i servizi l'incidenza è del 32,0% e per i beni è del 78,1%. Escludendo le spese relative i fitti figurativi dal totale dei consumi e dei servizi di Contabilità Nazionale la rappresentatività, stimata, sale al 62,8% per il totale dei consumi e al 44,0% per i servizi.

La banca dati utilizzata si basa su serie mensili (primo dato gennaio 2000) dei livelli di spesa in valore ed in quantità da cui si desumono gli indici di prezzo. Nel caso di informazioni trimestrali si è proceduto all'interpolazione dei dati mancanti.

La base per i livelli in volume è rappresentata dall'anno 2010. Come indici di prezzo delle serie elementari si è utilizzato il relativo NIC a base 2010. Per l'abbigliamento e le calzature le serie elementari sono deflazionate con l'IPCA riportato a base 2010.

Le serie sono destagionalizzate con la procedura TRAMO-SEATS.

Per ulteriori informazioni sulla metodologia di costruzione dell'ICC si rimanda alla nota pubblicata il 28 marzo 2011. Per la metodologia di stima dell'indice dei prezzi si rimanda alla nota pubblicata il 6 settembre 2011 (Sito Confcommercio › Ufficio Studi).

 

L'ICC SI COMPONE DEI SEGUENTI PRODOTTI E SERVIZI

Beni e servizi ricreativi

Servizi postali

Cinema, sport e altri spettacoli

Servizi per le comunicazioni

Concorsi e pronostici

Beni e servizi per la cura della persona

Cartoleria, libri, giornali e riviste

Sanità

Foto-ottica e pellicole, compact disk, supporti magnetici

Prodotti farmaceutici e terapeutici

audio, video e strumenti musicali

Prodotti di profumeria e cura della persona

Giochi, giocattoli, articoli per lo sport ed il campeggio

Abbigliamento e calzature

Altri prodotti

Abbigliamento, pellicce e pelli per pellicceria

Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa

Calzature, articoli in pelle e da viaggio

Alberghi

Beni e servizi per la casa

Pubblici esercizi

Affitti

Beni e servizi per la mobilità

Energia elettrica

Motocicli

Mobili, articoli tessili, arredamento per la casa

Automobili

Elettrodomestici, radio, tv, registratori

Carburanti

Generi casalinghi durevoli e non durevoli

Pedaggi

Utensileria per la casa e ferramenta

Trasporti aerei

Alimentari, bevande e tabacchi

Beni e servizi per la comunicazione

Alimentari e bevande

Telecomunicazioni, telefonia e dotazioni per l'informatica

Tabacchi

 

Fonti: Aiscat, Aams, Ancma, Assaeroporti, Federalberghi, Fipe, Fit, Istat, Ministero Dello Sviluppo Economico, Siae, Sita, Terna, Unrae

PROSSIMA USCITA: 13 giugno 2018

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