Congiuntura Confcommercio: ad aprile crescita nulla

Congiuntura Confcommercio: ad aprile crescita nulla

Quadro generale resta debole, con fiducia e consumi in calo nei primi mesi dell'anno

62/19
Roma, 16 aprile 2019

Andamenti contrastanti per i principali indicatori congiunturali. Relativamente favorevole la dinamica della produzione industriale nel primo bimestre dell'anno, in contrapposizione al clima di fiducia di famiglie e imprese che mostra un marcato declino e ai consumi, in forte calo a marzo. Se nello stesso mese si registrerà una riduzione della produzione industriale e dell'occupazione si modificheranno al rialzo le probabilità di passare dalla stagnazione alla recessione.

PIL MENSILE

Il quadro congiunturale continua ad essere caratterizzato da andamenti contrastanti. A febbraio la produzione industriale, al netto dei fattori stagionali, è risultata in ulteriore recupero con un +0,8% congiunturale e su base annua. L'occupazione ha mostrato, nello stesso mese, deboli segnali di rallentamento rispetto a gennaio (-0,1%), mantenendo, comunque, nel confronto annuo un andamento positivo (+0,5%).

Il clima di fiducia di imprese e famiglie ha registrato, nel mese di marzo, una dinamica contrastata. La fiducia delle famiglie è calata dell'1,1% congiunturale, mentre il sentiment delle imprese è tornato a crescere, con un +1,0% rispetto al mese precedente (anche se il tendenziale rimane fortemente negativo con -6,3%).

Sulla base di questi andamenti si stima, ad aprile, una variazione congiunturale nulla del Pil mensile, e una decrescita dello 0,2% rispetto allo stesso mese del 2018 (tab. 1).

Tab 1 - PIL mensile

 

Variazioni Congiunturali

Variazioni Tendenziali

II trimestre 2018

0,1

1,1

III trimestre 2018

-0,1

0,6

IV trimestre 2018

-0,1

0,0

I trimestre 2019

0,1

-0,1

Gen '19

0,1

0,0

Feb

0,0

-0,1

Mar

-0,1

-0,3

Apr

0,0

-0,2

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

ICC (INDICATORE CONSUMI CONFCOMMERCIO)

A marzo 2019 l'indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) è diminuito dello 0,7% in termini congiunturali crescendo dello 0,2% nel confronto con lo stesso mese del 2018 (tabb. 2 e 3). In termini di media mobile a tre mesi si consolida la tendenza al ripiegamento (fig. 2).

Le dinamiche congiunturali

La diminuzione dello 0,7% registrata in termini congiunturali dall'ICC, nel mese di marzo, è sintesi di una flessione sia della domanda relativa ai servizi (-0,3%) sia di quella per i beni (-0,9%).

Il dato è espressione di una generalizzata tendenza al ridimensionamento delle diverse macro-funzioni di spesa. L'unica variazione positiva si è rilevata per i beni e i servizi ricreativi (+0,2%). Per contro, la diminuzione più sensibile ha interessato i beni e i servizi per la mobilità (-3,2% sul mese precedente). Tra le altre voci, rallentamenti di una certa entità hanno riguardato gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (-0,8%), gli alimentari le bevande ed i tabacchi (-0,4%) e i beni e i servizi per la cura della persona (-0,4%). Di entità più modesta sono state le cadute delle altre funzioni di consumo.

Tab. 2 - ICC IN QUANTITA' - VARIAZIONI CONGIUNTURALI (dati destagionalizzati)

 

2018

 

 

 

 

 

 

 

 

2019

 

 

 

APR

MAG

GIU

LUG

AGO

SET

OTT

NOV

DIC

GEN

FEB

MAR

SERVIZI

2,7

-0,8

-0,8

-0,3

-0,2

0,6

0,2

0,6

-0,3

0,0

0,2

-0,3

BENI

-0,4

0,6

-0,1

-0,2

0,8

-1,4

1,2

0,3

-0,3

0,1

-0,1

-0,9

  di cui alimentari e bevande

-0,9

0,3

-0,3

0,0

-0,3

0,0

-0,2

-0,2

0,0

0,2

-0,6

-0,5

TOTALE

0,6

0,2

-0,3

-0,3

0,5

-0,8

0,9

0,4

-0,3

0,1

0,0

-0,7

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Beni e servizi ricreativi

0,2

-0,2

0,4

-0,3

0,5

-0,5

0,2

0,4

-0,2

0,1

0,1

0,2

Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa

3,8

-1,1

-1,8

-0,3

-0,4

0,8

0,5

0,8

-0,5

0,1

0,2

-0,8

Beni e servizi per la mobilità

1,2

2,2

-0,4

-1,3

3,2

-6,1

5,7

-0,1

0,4

-0,2

0,6

-3,2

Beni e servizi per le comunicazioni

0,1

0,9

0,4

0,3

0,3

0,6

1,4

0,8

-0,1

0,6

0,1

-0,1

Beni e servizi per la cura della persona

-0,2

0,1

0,2

0,1

0,0

-0,1

0,2

0,0

-0,2

0,0

0,4

-0,4

Abbigliamento e calzature

0,5

-0,2

0,1

-0,4

0,7

-1,0

0,6

0,1

-0,2

0,3

0,1

-0,2

Beni e servizi per la casa

-0,4

0,3

0,3

0,4

0,4

-0,1

-0,2

1,6

-1,5

0,1

-0,4

-0,2

Alimentari, bevande e tabacchi

-1,0

0,3

-0,2

-0,2

-0,1

-0,1

-0,2

-0,1

-0,1

0,1

-0,5

-0,4

 

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

Le dinamiche tendenziali

A marzo 2019 l'ICC è risultato, nel confronto su base annua, in aumento dello 0,2% evidenziando un netto rallentamento rispetto ai mesi precedenti. Il dato deriva da un'evoluzione positiva della domanda relativa ai servizi (+1,5%) a cui si è contrapposto un calo della spesa per i beni (-0,4%).

Sull'andamento di quest'ultima componente ha influito il deciso ridimensionamento della domanda per gli alimentari, le bevande e i tabacchi (-2,6%).

Nel confronto con lo stesso mese del 2018 l'aumento più significativo si è registrato per i beni e i servizi per le comunicazioni (+5,3%), al cui interno i beni ed i servizi per l'ICT continuano ad avere una tendenza fortemente espansiva.

Andamenti positivi di una certa entità si sono registrati anche per i beni e i servizi per la mobilità (+1,5%), per gli alberghi i pasti e le consumazioni fuori casa (+1,1%) e per i beni e i servizi ricreativi (+0,9). Decisamente più contenuti sono risultati i tassi di crescita per le altre funzioni di spesa

Tab. 3 - ICC IN QUANTITA' - VARIAZIONI TENDENZIALI (dati destagionalizzati)

 

2017

2018

 

 

2019

 

 

 

 

Anno

Anno

III trim.

IV trim.

I trim.

Gen

Feb

Mar

SERVIZI

3,2

1,4

0,8

1,3

1,5

1,5

1,5

1,5

BENI

0,6

-0,1

-0,2

0,8

0,5

1,1

0,8

-0,4

TOTALE

1,4

0,4

0,1

0,9

0,8

1,2

1,0

0,2

                 

Beni e servizi ricreativi

2,6

0,3

0,1

0,1

0,7

0,7

0,6

0,9

Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa

2,6

1,3

0,6

1,2

1,4

1,5

1,5

1,1

Beni e servizi per la mobilità

1,6

0,8

0,1

4,1

3,3

2,8

5,6

1,5

Beni e servizi per le comunicazioni

4,6

3,4

3,1

6,3

6,0

6,7

5,9

5,3

Beni e servizi per la cura della persona

1,3

1,0

1,0

0,8

0,5

0,3

0,9

0,3

Abbigliamento e calzature

0,2

-1,4

-1,4

-0,8

0,5

0,6

0,6

0,4

Beni e servizi per la casa

1,5

0,8

0,9

1,5

0,9

1,9

0,6

0,2

Alimentari, bevande e tabacchi

-0,4

-0,9

-1,1

-1,3

-1,8

-0,7

-2,0

-2,6

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

Prezzi: le tendenze a breve termine dei prezzi al consumo

Sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che concorrono alla formazione dei prezzi al consumo, per il mese di aprile 2019 si stima, in termini congiunturali, un aumento dello 0,1%. Nel confronto con lo stesso mese del 2018 il tasso d'inflazione dovrebbe collocarsi allo 0,9%, in modesta discesa rispetto a marzo.

Tab. 4 - STIMA DELLA VARIAZIONE DEI PREZZI AL CONSUMO

 

 

di cui

 

 

 

 

INDICE GENERALE

Prodotti alimentari e bevande analcoliche

Abitazione, acqua, elettricità e combustibili

Trasporti

Servizi ricettivi e di ristorazione

 

 

VARIAZIONI CONGIUNTURALI

 

Mag.'18

0,3

0,8

-0,1

0,8

0,9

Giu

0,2

-0,3

0,1

1,8

-0,1

Lug

0,3

-0,8

2,4

0,2

0,5

Ago

0,4

0,0

0,1

2,3

-0,2

Set

-0,5

-0,2

0,0

-2,4

0,4

Ott

0,0

0,0

2,4

-0,7

-0,9

Nov

-0,2

0,5

0,1

-0,5

-1,7

Dic

-0,1

0,0

0,0

-0,9

-0,4

Gen. '19

0,1

1,0

0,9

-1,4

0,0

Feb.

0,1

0,4

0,0

0,4

0,2

Mar. (*)

0,3 (0,2)

-0,4 (0,1)

0,0 (0,1)

1,3 (0,8)

0,6 (0,3)

Apr. (**)

0,1

0,1

-3,2

1,4

1,6

 

 

VARIAZIONI TENDENZIALI

   

Mag.'18

1,0

1,9

-0,1

2,6

1,5

Giu

1,3

2,4

0,0

4,2

1,0

Lug

1,5

2,4

2,6

4,0

1,2

Ago

1,6

2,2

2,8

4,2

1,1

Set

1,4

1,5

2,7

4,1

1,3

Ott

1,6

0,7

4,8

3,9

1,2

Nov

1,6

0,9

4,8

3,5

1,3

Dic

1,1

0,8

4,8

1,2

1,1

Gen. '19

0,9

0,7

3,8

1,0

1,1

Feb.

1,0

1,7

3,8

0,6

1,0

Mar. (*)

1,0 (1,0)

1,3 (2,2)

3,7 (3,8)

1,2 (0,7)

0,9 (0,6)

Apr. (**)

0,9

1,1

2,7

2,3

0,8

(*)  Il dato ISTAT di febbraio è provvisorio.
(**) Previsioni.
Fonte: Istat e previsioni Ufficio Studi Confcommercio

CONGIUNTURA CONFCOMMERCIO è uno strumento di analisi che Confcommercio mette a disposizione dei propri associati e di tutti coloro che sono interessati alla dinamica di breve periodo del PIL, della spesa reale delle famiglie e dei prezzi delle principali voci di consumo.

Il PIL mensile viene calcolato utilizzando la metodologia descritta in Mariano, R. S., Y. Murasawa, (2003). A new coincident index of business cycles based on monthly and quarterly series, Journal of Applied Econometrics, 18(4), 427-443. Questa metodologia permette di gestire in modo ottimale indicatori economici osservati con diversa frequenza temporale e con diversa tempestività. Si considerano 6 indicatori mensili (indice di produzione industriale, indicatore dei consumi Confcommercio (ICC), numero di occupati, clima di fiducia delle famiglie, delle imprese manifatturiere e del commercio al dettaglio e indice dei nuovi ordinativi) e 2 indicatori trimestrali (PIL e indice del fatturato delle imprese dei servizi). Le stime del PIL mensile rispettano l'identità contabile della contabilità nazionale che collega i livelli mensili a quelli trimestrali, quindi il PIL trimestrale pubblicato dall'ISTAT è dato dalla somma delle stime mensili nel trimestre.

I gruppi di prodotti e di servizi osservati dall'ICC sono attualmente 29, che complessivamente rappresentano, nell'anno 2016, il 53,7% del valore dei consumi effettuati sul territorio. Per i servizi l'incidenza è del 32,0% e per i beni è del 78,1%. Escludendo le spese relative i fitti figurativi dal totale dei consumi e dei servizi di Contabilità Nazionale la rappresentatività, stimata, sale al 62,8% per il totale dei consumi e al 44,0% per i servizi.

La banca dati utilizzata si basa su serie mensili (primo dato gennaio 2000) dei livelli di spesa in valore ed in quantità da cui si desumono gli indici di prezzo. Nel caso di informazioni trimestrali si è proceduto all'interpolazione dei dati mancanti.

La base per i livelli in volume è rappresentata dall'anno 2010. Come indici di prezzo delle serie elementari si è utilizzato il relativo NIC a base 2010. Per l'abbigliamento e le calzature le serie elementari sono deflazionate con l'IPCA riportato a base 2010.

Le serie sono destagionalizzate con la procedura TRAMO-SEATS.

Per ulteriori informazioni sulla metodologia di costruzione dell'ICC si rimanda alla nota pubblicata il 28 marzo 2011. Per la metodologia di stima dell'indice dei prezzi si rimanda alla nota pubblicata il 6 settembre 2011 (Sito Confcommercio › Ufficio Studi).

L'ICC SI COMPONE DEI SEGUENTI PRODOTTI E SERVIZI

Beni e servizi ricreativi

Servizi postali

Cinema, sport e altri spettacoli

Servizi per le comunicazioni

Concorsi e pronostici

Beni e servizi per la cura della persona

Cartoleria, libri, giornali e riviste

Sanità

Foto-ottica e pellicole, compact disk, supporti magnetici

Prodotti farmaceutici e terapeutici

audio, video e strumenti musicali

Prodotti di profumeria e cura della persona

Giochi, giocattoli, articoli per lo sport ed il campeggio

Abbigliamento e calzature

Altri prodotti

Abbigliamento, pellicce e pelli per pellicceria

Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa

Calzature, articoli in pelle e da viaggio

Alberghi

Beni e servizi per la casa

Pubblici esercizi

Affitti

Beni e servizi per la mobilità

Energia elettrica

Motocicli

Mobili, articoli tessili, arredamento per la casa

Automobili

Elettrodomestici, radio, tv, registratori

Carburanti

Generi casalinghi durevoli e non durevoli

Pedaggi

Utensileria per la casa e ferramenta

Trasporti aerei

Alimentari, bevande e tabacchi

Beni e servizi per la comunicazione

Alimentari e bevande

Telecomunicazioni, telefonia e dotazioni per l'informatica

Tabacchi

Fonti: Aiscat, Aams, Ancma, Assaeroporti, Federalberghi, Fipe, Fit, Istat, Ministero Dello Sviluppo Economico, Siae, Sita, Terna, Unrae

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