Incontro con Presidente del Consiglio Mario Draghi. Stralcio intervento del Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli

Incontro con Presidente del Consiglio Mario Draghi. Stralcio intervento del Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli

Confcommercio ritiene positivo il metodo, che ha previsto un programma verso il ritorno alla normalità. Ma nel merito, si sottolinea che le aperture per le sole attività all'aperto rischiano di penalizzare almeno la metà delle imprese che non hanno questa possibilità, comprese le attività della montagna, anche per i fattori climatici.

Confcommercio chiede quindi due accorgimenti: sensibilizzare le amministrazioni locali nel permettere di utilizzare nuovi spazi pubblici e anticipare il prima possibile le aperture anche all'interno, mantenendo, come già fatto in passato, distanziamento e protocolli di sicurezza. Richiesta che facciamo anche per l'apertura di tutti i punti vendita presenti in centri e gallerie commerciali, anche nei fine settimana.

Servono, inoltre, ristori più adeguati, più tempestivi, più inclusivi in termini di parametri d'accesso, che tengano conto dei costi fissi e rimodulino il filtro d'accesso.

Sul tema degli ammortizzatori sociali, bene la proroga della Cassa COVID. Resta il tema della riforma strutturale, che deve anzitutto, tener conto del profondo impatto di un'emergenza ancora drammaticamente aperta.

Per le imprese del terziario non è tempo di contribuzioni aggiuntive. Anzi, è tempo di dare quanto più possibile respiro finanziario alle imprese.

Per questo Confcommercio ha chiesto la proroga, di almeno un anno, della moratoria sui prestiti bancari in scadenza a giugno e l'allungamento dei tempi per il rimborso dei prestiti assistiti da garanzie pubbliche a non meno di 15 anni.

Resta poi un ampio ventaglio di questioni aperte: dalle moratorie fiscali più ampie, agli interventi sul fronte delle locazioni commerciali, dai crediti d'imposta dedicati, ad esempio, quello sulle rimanenze finali del magazzino moda, fino alle misure di abbattimento di costi fissi.

Una sfida che è per gran parte assegnata al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sul quale per Confcommercio occorre intervenire partendo dal modello di governance, con l'esigenza di costituire un Comitato di responsabilità sociale con la presenza dei rappresentanti delle forze sociali.

Per quanto riguarda i capitoli del Piano, Confcommercio segnala la necessità di un rafforzamento del ruolo del terziario di mercato in termini di politiche, progetti e risorse. Questo perché il terziario è stato certamente il settore più penalizzato dall'emergenza Covid-19. A cominciare dalle scelte per la resilienza del modello italiano di pluralismo distributivo e da tutta la filiera del turismo, dai trasporti, dal lavoro autonomo professionale fino al comparto della cultura e del tempo libero.

Il Paese non riparte, non può ripartire, senza le sue imprese, senza i suoi imprenditori, senza il tessuto economico che è spina dorsale dell'identità e del futuro comune. Il Paese non riparte se non considera essenziale il lavoro, tutto il lavoro, e lo rende possibile.

Confcommercio non ha mai fatto mancare - e non farà mancare oggi - il suo impegno e le sue responsabilità. Per questo è a disposizione del Governo per essere utile per le sue imprese e per rilanciare il Paese.

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