Confcommercio su inflazione: si riducono prospettive crescita

Confcommercio su inflazione: si riducono prospettive crescita

Un nuovo e brusco aumento dei prezzi al consumo, superiore alle nostre stime (6,7% tendenziale contro il 6,1% della scorsa Congiuntura Confcommercio), che allontana nel tempo la collocazione del punto di rientro delle pressioni e, soprattutto, contribuisce a rivedere al rialzo la previsione dell’inflazione per l’anno in corso e ad abbassare quella relativa alla crescita economica: questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio alle stime preliminari dell’Istat dell’inflazione a marzo.

La nostra sottostima – prosegue la nota - è dovuta quasi interamente alle attese sui prezzi dei carburanti, migliori di quanto poi osservato. Le spinte al rialzo dei prezzi si stanno ampiamente trasferendo dalle materie prime importate, specialmente energetiche, al resto dei beni e servizi, portando l’inflazione di fondo al 2% nel confronto annuo, un valore che non si registrava da quasi dieci anni. E non consola per niente – conclude Confcommercio - il fatto che in Paesi come la Germania e la Spagna il tasso di variazione dei prezzi al consumo sia anche superiore a quello italiano, rispettivamente +7,6% e +9,8%.

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