Fiducia in deterioramento
Fiducia in deterioramento
Il clima di profonda incertezza che caratterizza da mesi il quadro internazionale continua a riverberarsi sul sentiment delle famiglie, in riduzione congiunturale di oltre sei punti percentuali negli ultimi due mesi, e delle imprese, in calo per il terzo mese consecutivo. In particolare, per le famiglie si tratta di una riduzione di rara entità considerando la recente storia economica italiana.
In un contesto in cui sono ancora presenti spunti favorevoli – le attese sull’occupazione rimangono stabili e il grado di utilizzo degli impianti è migliorato nel primo trimestre – vi è il rischio che le diffuse aspettative di un possibile deterioramento nei prossimi mesi condizionino, in negativo, i comportamenti dei diversi soggetti economici.
Ciò è particolarmente vero per le famiglie che, pur in presenza di condizioni personali sostanzialmente stabili, potrebbero continuare a limitare le proprie decisioni di spesa rinviando la tanto attesa ripresa dei consumi.
Probabilmente è presto per “fasciarsi la testa”, ma occorre anche tenere conto del forte peggioramento dell’intonazione psicologica collettiva e dei suoi possibili effetti sulle variabili reali dell’economia internazionale e di quella italiana, in particolare.
Questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat di oggi sulla fiducia di famiglie e imprese ad aprile.