Indice Costo Energia Confcommercio 2° trimestre: +1,8% bolletta elettrica per imprese terziario
Gas in lieve calo per fattori stagionali (-1,8%), ma sull'elettricità pesa ancora il rialzo dei prezzi all'ingrosso dei primi mesi dell'anno
Indice Costo Energia Confcommercio 2° trimestre: +1,8% bolletta elettrica per imprese terziario
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Roma, 2.5.2017
L'Indice Costo Energia Terziario – Elettricità (ICET-E), che misura l'andamento della spesa per la fornitura di energia elettrica sostenuta in regime di maggior tutela dai profili tipo di imprese del settore dei servizi, segna per il secondo trimestre 2017 un aumento dell'1,8% rispetto al trimestre precedente. L'aumento è dipeso da un aggiornamento al rialzo da parte dell'Autorità delle componenti relative alla materia prima e al dispacciamento. L'incremento è stato fortemente attenuato da due fattori: da un lato il calo dei corrispettivi relativi agli oneri di sistema, dall'altro il nuovo sistema di calcolo dei prezzi che, basandosi dal 1° gennaio 2017 su previsioni ex-ante, può generare andamenti di segno opposto. Il confronto dei due indici riportati in Figura 1 evidenzia un disallineamento tra le previsioni dell'Autorità per lo stesso periodo (indice ICET-E in calo) e l'andamento del mercato all'ingrosso (indice PUN terziario in rialzo).
Figura 1 – Andamento dell'indice ICET Confcommercio e dell'indice PUN Terziario (PUN-MGP, ponderato per il profilo di consumo medio del settore Terziario)
Fonte: elaborazioni Confcommercio su dati AEEGSI e GME S.p.A.
La variazione tendenziale conferma un aumento della spesa lorda per l'acquisto di elettricità delle imprese pari a +4,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (Figura 2) e si prevede un 2017 mediamente più caro del 2016 a causa del forte aumento del prezzo dell'energia all'ingrosso registratosi nei primi due mesi dell'anno.
Figura 2 – Variazioni congiunturali e tendenziali dell'indice ICET-E
Fonte: elaborazioni Confcommercio su dati AEEGSI e GME S.p.A.
Il peso delle componenti fiscali e parafiscali (oneri, imposte e Iva) scende ad un valore del 53,8%, tra i più bassi dall'inizio delle rilevazioni dell'Icet.
Figura 3 – Confronto composizione media percentuale delle voci di spesa per la fornitura di energia elettrica del settore Terziario, regime di maggior tutela
Fonte: elaborazioni Confcommercio su dati AEEGSI
Per quanto riguarda le spese relative all'acquisto di gas, nel secondo trimestre 2017 l'Indice ICET-G, che misura l'andamento medio della spesa per la fornitura di gas naturale sostenuta dalle imprese del settore dei servizi, registra, in considerazione del calo della domanda per ragioni stagionali, una riduzione pari all'1,84% rispetto al trimestre precedente. Nel dettaglio, il prezzo della materia prima preso a riferimento (Indice QE-Pfor Figura 4) ha registrato una lieve contrazione mentre il costo del trasporto (QT) ha subito una diminuzione rilevante anche grazie all'azzeramento della componente CRVOS.
Figura 4 - Andamento dell'indice ICET-G e dell'indice Pfor* (Indici I trim 2010 = 100)
Fonte: elaborazioni Confcommercio su dati AEEGSI
Dal confronto rispetto allo stesso periodo del 2016 si conferma un secondo trimestre 2017 decisamente più alto per circa il 13,3% rispetto allo stesso periodo del 2016
Figura 5 - Variazioni congiunturali e tendenziali dell'indice ICET-G
Fonte: elaborazioni Confcommercio su dati AEEGSI
In seguito all'ultimo aggiornamento, le componenti del costo della fornitura registrano alcune variazioni nel loro peso rispetto ad un anno prima: il corrispettivo energia arriva a pesare il 47,7% viceversa il peso della componente a copertura degli oneri infrastrutturali subisce un ridimensionamento pesando per circa il 26% (contro il 30,9% del 2016).
Figura 6 – Confronto composizione media percentuale delle voci di spesa per la fornitura di gas naturale del settore Terziario, II trimestre 2017 - II trimestre 2016
Fonte: elaborazioni Confcommercio-REF Ricerche su dati AEEGSI
NOTA METODOLOGICA SINTETICA
ICET è un indice dell'evoluzione di costo della fornitura di energia elettrica e gas costruito da Confcommercio in collaborazione con REF Ricerche. L'indice ICET Confcommercio-REF Ricerche misura l'andamento medio nel corso del tempo della spesa per la fornitura di energia elettrica e gas da parte delle imprese del Terziario.
L'indice ICET Confcommercio-REF Ricerche restituisce in maniera sintetica l'impatto degli aggiornamenti tariffari dell'AEEG sulle categorie del commercio, dell'alloggio e della ristorazione, attraverso il calcolo della spesa per la fornitura di energia elettrica e gas del settore Terziario basato sui profili tipo di consumo più rappresentativi delle categorie suddette.
Per il calcolo del costo della materia prima "elettricità" i parametri di riferimento sono le condizioni economiche e tariffarie aggiornate trimestralmente dall'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il servizio idrico (AEEGSI) per gli utenti non domestici serviti in regime di maggior tutela. Per il calcolo del costo della materia prima "gas" il parametro è la CMEM pubblicata dall'AEEGSI al quale si aggiunge la componente CCR (escluso CPR e GRAD). Si precisa che la componente CMEM è calcolata da AEEGSI a partire da quotazioni forward del gas naturale trattato sul mercato olandese (TTF).
L'indice ICET è costruito come media ponderata delle variazioni di spesa all inclusive (al lordo della tassazione) per la fornitura di energia elettrica e gas di cinque profili tipo di attività del Terziario: Albergo, Ristorante, Bar, Dettaglio alimentare, Dettaglio non alimentare. I pesi sono stati stimati da Confcommercio e REF Ricerche sulla base della distribuzione percentuale dei consumi annui delle cinque attività sul totale dei consumi del settore Terziario. Tali pesi sono adottati anche per il calcolo del profilo medio di consumo per fascia oraria del settore Terziario utilizzato nella costruzione dell'indice elettrico PUN Terziario. Il risultato del profilo medio del terziario è il seguente: F1 43,3% - F2 26% - F3 – 30,7%. Sul fronte gas, i valori delle imposte regionali in ciascun ambito prendono a riferimento l'aliquota dell'accisa agevolata nazionale (cd usi industriali) e per l'addizionale si utilizza il 50% dell'accisa, mentre per il potere calorifico superiore si è assunto il valore standard definito da AEEGSI e pari 38,52 MJ/Sm3.
La definizione puntuale dei profili è stata elaborata sulla base dei dati interni a disposizione di Confcommercio e di REF Ricerche, nonché di quelli desunti da analisi di settore.
Energia elettrica - I profili di consumo individuati
Tipologia attività economica | Energia elettrica | ||||||
Tensione | Consumi | Potenza | Codice tariffa distribuzione | Distribuzione consumi per fascia oraria* | |||
| kWh/anno | kW |
| F1 (%) | F2 (%) | F3 (%) | |
Albergo | Bassa | 260.000 | 90 | BTA6 | 37% | 29% | 34% |
Ristorante | Bassa | 35.000 | 30 | BTA6 | 34% | 30% | 36% |
Bar | Bassa | 20.000 | 20 | BTA6 | 46% | 22% | 32% |
Negozio alimentare | Bassa | 75.000 | 35 | BTA6 | 45% | 24% | 31% |
Negozio non alimentare | Bassa | 18.000 | 10 | BTA4 | 52% | 25% | 23% |
* Fasce orarie ex delibera AEEGSI 156/07 Fonte: elaborazioni Confcommercio-REF Ricerche su dati interni |
Gas naturale - I profili di consumo individuati
Tipologia attività economica | Gas Naturale | |
Consumi | Classe del gruppo di misura | |
Scm/anno |
| |
Albergo | 18.000 | G6 |
Ristorante | 7.000 | G4 |
Bar | 2.200 | G4 |
Negozio alimentare | 2.000 | G4 |
Negozio non alimentare | 1.800 | G4 |
Fonte: elaborazioni Confcommercio-REF Ricerche su dati interni |