Confcommercio su vendite al dettaglio: leggermente peggiore delle attese

Confcommercio su vendite al dettaglio: leggermente peggiore delle attese

Occorre consolidare la fiducia sul futuro fiscale degli italiani

 

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Roma, 22 maggio 2015

 

 

Il dato sulle vendite al dettaglio di marzo è solo leggermente peggiore rispetto alle nostre attese. La ripresa si conferma piuttosto lenta e sta interessando comunque comparti di spesa non coperti dall'indice delle vendite al dettaglio. Nei servizi, nell'area della mobilità e dell'acquisto di auto le tendenze sono sensibilmente migliori. Attualmente, la maggiore preoccupazione riguarda la divaricazione tra le vendite al dettaglio per formato: le superfici medie e grandi, seppure con difficoltà, sono fuori dalla crisi, mentre gli esercizi più piccoli sono ancora distanti dall'aver recuperato il volume di vendite del 2014 e ciò testimonia qualche colpo a vuoto nell'innesco della crescita. È il commento dell'Ufficio di Confcommercio ai dati Istat di oggi.

Resta prioritario consolidare la fiducia mediante chiare indicazioni sul futuro fiscale degli italiani. Non è verosimile rivedere al rialzo i piani di spesa per consumi nella prospettiva di nuovi incrementi della tassazione, legati soprattutto alle clausole di salvaguardia.

 

 

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