Manifesto ICT per l'Innovazione

Manifesto ICT per l'Innovazione

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12 maggio 2010

Logo settimana europea delle PMI 2010

Programma

  • Apertura dei lavori
  • ICT in Italia: lo scenario di riferimento: Cristoforo Morandini, Between
  • Manifesto ICT per l’InnovazioneGiorgio Rapari, Presidente Commissione “Innovazione e lo Sviluppo d’Impresa” di Confcommercio
  • Il panorama europeo e gli orientamenti della Commissione UE: Franco Accordino, Direzione “Infrastrutture e tecnologie emergenti” DG Società dell’Informazione, Commissione europea
  • Il Premio Nazionale per l’Innovazione nei Servizi: Gianfranco Ruta, responsabile Area Politiche per lo Sviluppo di Confcommercio
  • Intervento: Carlo Sangalli,  Presidente Confcommercio
  • Conclusioni: Renato Brunetta, Ministro per la P.A. e l'Innovazione

 

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Manifesto per l’Innovazione

Sintesi per la stampa

Scenario di riferimento

Il “Manifesto per l’Innovazione di Confcommercio-Imprese per l’Italia” analizza la situazione attuale e avanza proposte concrete di rilancio. Un rilancio che trova il suo cardine nella utilizzazione delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione da parte delle imprese, di tutte le imprese del sistema economico del Paese, e non solo di quelle che superano la dimensione dei nove addetti, che costituiscono l’usuale universo delle indagini e dei report sulla digitalizzazione.

 

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L’obiettivo a cui si punta è il superamento dell’arretratezza italiana e la creazione di un “ambiente” che incoraggi il rinnovamento imprenditoriale, che porti una vera spinta alla crescita e ad una maggiore competitività del Paese.

Nella più recente graduatoria europea dell’innovazione, l’European Innovation Scoreboard, pubblicata nel gennaio 2010, Italia si colloca addirittura dopo Cechia, Portogallo, Norvegia, Spagna, Grecia, e prima di Malta, Slovacchia, Ungheria, Polonia, Lituania. Buona parte dei Paesi europei dell’ex blocco sovietico, partiti in ritardo e con una struttura economica svantaggiata, sono naturalmente in una posizione meno favorevole, ma rispetto all’Italia hanno un tasso di crescita annua superiore nelle performance innovative.

Partendo dunque dalla constatazione che l’Italia si trova, nelle graduatorie europee e internazionali della capacità innovativa e dell’uso delle ICT (Information and Communication Technologies), in posizioni molto lontane da quelle dei Paesi più sviluppati, il Manifesto per l’Innovazione analizza i trend del mercato italiano delle nuove tecnologie, concludendo che la crisi economica ha danneggiato notevolmente le prospettive di ammodernamento e crescita delle imprese italiane in questo settore.

I nuovi progetti relativi all’aggiornamento delle reti informatiche e in generale dei software in azienda hanno subito un rinvio o sono stati del tutto cancellati, e nel primo trimestre del 2010 la tendenza si è aggravata, con un –25,8% della spesa IT in Hardware, Software e Servizi rispetto a un anno fa (dati Anticipazioni Assintel Report 2010).

Le proposte di Confcommercio

I dati che descrivono il posizionamento dell’Italia nel contesto internazionale sottolineano la bassa capacità del Paese di saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione come elemento di incremento della produttività e miglioramento della qualità e dell’efficienza dei servizi. Ciò mentre nei grandi Paesi della UE esse sono responsabili di più del 40% della crescita di produttività. Tali fattori sono interconnessi tra loro, per cui il rallentamento di uno può ripercuotersi anche sugli altri. Viceversa, l’avvio di processi accelerativi di alcuni di questi elementi può divenire un volano di crescita generale.

Se prendiamo il caso della banda larga, ad esempio, è evidente che la sua diffusione attraverso la realizzazione delle opportune infrastrutture di rete, parallelamente con un incremento nella capacità di utilizzo dell’IT nelle famiglie, può essere un elemento di forte spinta verso la fruizione di servizi on demand, tra i quali anche quelli proponibili dalla P.A. e dagli Enti locali. Parimenti, se le Istituzioni non si mettono nelle condizioni di avviare progetti coinvolgenti il contesto socio – economico del Paese, in particolare attraverso la piena realizzazione del piano e-Government, non si potrà effettuare quel salto di qualità indispensabile per innescare in modo diffuso e strutturale l’Innovazione.

Di seguito le aree che il Manifesto indica come fondamentali per puntare su una vera e sistematica diffusione dell’innovazione tecnologica nell’intero tessuto imprenditoriale del Paese, la sola in grado di rilanciare l’economia e la competitività.

L’ICT nelle micro, piccole e medie imprese

Le micro imprese in Italia sono oltre 4 milioni, di cui circa l’80% costituite da 1 o 2 addetti. Un terzo di queste non possiede ancora un PC; solo il 57% ha un accesso a banda larga.

  • Azioni di carattere fiscale e finanziario per incentivare gli investimenti in ICT:
    • Applicazione del credito d’imposta per progetti e attrezzature ICT
    • Detassazione/defiscalizzazione degli investimenti delle aziende in PC, Hardware, Software e Servizi ICT
    • Applicazione di IVA agevolata per gli acquisti di PC, Software e assistenza tecnica da parte delle imprese e delle famiglie
  • Incentivi alle aziende per la rottamazione del Software e dell’Hardware desueto
  • “Fare cultura” attraverso un basket di best practices ICT a livello territoriale
  • Programma nazionale di formazione e alfabetizzazione informatica dei dipendenti e del management delle micro, piccole e medie aziende

Internet a banda larga

Nella classifica europea della banda larga l’Italia è al quart’ultimo posto, con un tasso di penetrazione del 42% rispetto alla media europea del 60%.

  • Avvio di un piano di infrastrutture in fibra ottica caratterizzato da un'elevata modularità
  • Definizione di una normativa che preveda per tutte le nuove costruzioni la predisposizione del cablaggio verticale della fibra ottica a patire dal 2011
  • Sviluppo di una strategia a livello territoriale per il sostegno della domanda aggregata di accesso alla banda larga nei centri commerciali naturali e nei distretti produttivi
  • Sostegno economico e fluidificazione del mercato dei servizi di connessione alternativa (Wireless, Wi-fi. WiMAX)

E-Government

Dare compiutezza al processo di digitalizzazione della P.A. può generare una vera e propria rivoluzione sia nella sua organizzazione interna, sia nei rapporti con imprese e cittadini.

  • Completa realizzazione della Carta Nazionale dei Servizi per l’identificazione e l’autenticazione sicura
  • Completamento dei processi di Dematerializzazione, che comprendono la diffusione della PEC, la fatturazione elettronica rispetto alla PA, la Trasparenza delle pratiche on line.
  • Utilizzo dei servizi on–line come dialogo di base tra P.A., impresa e cittadino
  • Giustizia: realizzazione della digitalizzazione e riorganizzazione degli uffici giudiziari; processo civile telematico in funzione a partire dal 2012
  • Sanità: realizzazione entro il 2011 a livello nazionale del Fascicolo Sanitario elettronico, messa in rete dei medici, tracciabilità dei farmaci attraverso la connessione di medici di base – farmacie – case farmaceutiche, reale avvio di progetti di telemedicina
  • Ambiente & energia: definizione standard per Green IT da applicare in capitolati pubblici.

Alfabetizzazione e formazione ICT

È essenziale puntare all’innalzamento della produttività e della competitività del Paese attraverso un programma capillare di formazione sull’Innovazione.

  • Utilizzo di voucher formativi per le micro e piccole imprese
  • Creazione di un tavolo di concertazione per la formazione tra Confcommercio, il Ministero dello Sviluppo economico e Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, per identificare percorsi formativi ad hoc per le micro, piccole e medie imprese del Terziario basati sull’accrescimento di competenze
  • Avvio di programmi di formazione a distanza a livello territoriale, con il coinvolgimento degli Enti locali
  • Realizzazione di corsi organizzati dalle Associazioni a livello territoriale, con accordi con gli Enti locali, in base alle specifiche esigenze del territorio
  • Certificazione dei corsi ICT, affinché costituiscano punteggio utile per i concorsi pubblici e privati
  • Utilizzo massivo delle strutture scolastiche ed altre esistenti per corsi di alfabetizzazione e formazione ICT rivolti a categorie specifiche (persone che hanno perso il lavoro, anziani, ecc.)

Ambiente e ICT

L’ICT può essere di grande supporto per affrontare le enormi sfide ambientali che abbiamo di fronte.

  • Inserimento negli appalti pubblici di criteri di “Green procurement” per tutti gli acquisti della P.A.
  • Incremento significativo degli incentivi della P.A. locale per lo sviluppo di progetti che prevedono l’uso di energie alternative e il risparmio energetico
  • Creazione presso le Regioni più virtuose, con il supporto del Ministero dell’Ambiente, di un data-base di applicazioni dell’ICT per l’ambiente e l’energia a disposizione di tutte le Amministrazioni, con il supporto delle associazioni di categoria

Sviluppo dell’e-commerce

Come per la banda larga, anche per l’E-commerce l’Italia si trova agli ultimi posti della classifica europea.

  • Interventi del Ministero dello Sviluppo economico con incentivi mirati allo sviluppo dell’e-business, sia per il mercato interno, sia verso mercati esteri
  • Interventi a livello normativo, volti a semplificare gli iter e gli obblighi di legge per le aziende

Valorizzazione del turismo e dei beni culturali

L’intera filiera del turismo può far risalire la china delle insoddisfacenti performance italiane del comparto attraverso un utilizzo integrato delle tecnologie di processo, la cui diffusione è da sostenere e incentivare.

  • Realizzazione di un sistema integrato dell’offerta turistica complessiva, che comprenda un piano strategico nazionale e articolazioni territoriali, studiato in sinergia fra il Ministero del Turismo, il Ministero dei Beni Culturali, gli Enti locali, le rappresentanze associative di settore.
  • Implementazione di sistemi integrati di offerta turistica on-line, territoriali e tematici, con geo-referenziazione e valorizzazione di tutta la catena del valore
  • Avvio di progetti pilota legati allo sviluppo di piattaforme tecnologiche avanzate, alle tecnologie mobile & wireless, ai servizi “in mobilità”

Interventi a carattere generale

Snellire gli oneri a carico delle aziende e fluidificare il mercato: questi gli interventi trasversali e non legati in modo specifico all’Innovazione, ma necessari soprattutto per le micro, piccole e medie imprese.

  • Eliminazione progressiva dell’IRAP
  • Raddoppio del capitale sociale minimo oltre il quale le imprese devono dotarsi di revisori e sindaci
  • Versamento dell’IVA a pagamento fattura, con innalzamento della soglia a 2,4 milioni di euro di fatturato annuo
  • Riduzione degli oneri contributivi per le aziende che assumono personale specificamente dedicato ad attività ICT
  • Rispetto dei termini di pagamento delle fatture da parte della Pubblica Amministrazione
  • Regolamentazione delle gare d’appalto pubbliche, attraverso una definizione dei limiti al ribasso delle tariffe ICT, per evitare che le piccole imprese siano sistematicamente escluse, de facto, dai bandi di gara, ovvero obbligate ad annullare la loro marginalità.
  • Creazione di un sistema del credito ad hoc per le micro, piccole e medie imprese

Ruolo del sistema associativo

Confcommercio è consapevole della necessità, soprattutto in un contesto frammentato come quello italiano, di diffondere in modo efficace una cultura dell’innovazione tecnologica che in primo luogo è percezione dell’utilità delle tecnologie intese come investimento strategico per il proprio business, fatto che ci può sembrare scontato, ma che in realtà scontato non è, come già aveva evidenziato la ricerca 2007 di Confcommercio sul digital divide nella micro e piccola impresa del Terziario.

Come ogni rivoluzione culturale che voglia essere efficace e permanente, quella digitale deve essere progettata su due fronti: occorre una regia centrale e sistemica dall’alto, e una fitta rete di iniziative concrete, operative, utili, capillari dal basso. Il successo di questo approccio è strettamente legato ad una governance che vede lavorare fianco a fianco Amministrazioni pubbliche e soggetti rappresentanti delle categorie economiche, ai quali la stessa legge attribuisce specifici e formali compiti di collaborazione ed in talune circostanze anche di surrogazione dell’azione amministrativa. Gli esempi che Confcommercio-Imprese per l’Italia ha avviato in questi anni sono significativi. Ne citiamo alcuni.

“Formarsi per Competere” è il progetto, cofinanziato del Dipartimento dell’Innovazione e delle Tecnologie che, che ha portato fra il 2007 e il 2008 iniziative formative on e off line in oltre un centinaio di Associazioni territoriali sulle tematiche legate all’utilizzazione delle tecnologie informatiche, all’e-procurement, ma anche alla gestione di temi come l’Ambiente, la Qualità, il Risparmio energetico, l’Internazionalizzazione.

Sul fronte del business on-line Confcommercio è stata partner italiano di un progetto di certificazione del commercio elettronico di dimensione europea, co-finanziato dalla Commissione UE: ha collaborato infatti alla creazione di un marchio di fiducia per i negozi on-line comune a Spagna, Francia, Germania, Austria, Polonia e Italia, ed ha organizzato sul territorio diversi incontri per diffondere la conoscenza dello strumento.

Già da alcuni anni, procede poi con successo l’esperienza degli “Sportelli in rete”, nata sulla base di una stretta sinergia tra Consip S.p.a. e Confcommercio, finalizzata a promuovere e favorire una partecipazione attiva delle piccole, medie ed anche micro imprese agli strumenti di e-procurement sempre più utilizzati dalla P.A. per l’acquisto di beni e servizi di importo inferiore alla soglia comunitaria.

Lo step successivo, sul quale Confcommercio sta già lavorando è la costituzione delle “Agenzie per le imprese” chiamate a coadiuvare ed in certi casi anche a sostituirsi al nuovo Sportello Unico per le Attività produttive (SUAP) nelle attività di verifica e di attestazione del possesso dei requisiti necessari per l’avvio, la trasformazione o il trasferimento di attività imprenditoriali.

SUAP ed Agenzie per Imprese lavoreranno e comunicheranno tra loro, con le imprese, con le Camere di Commercio e con gli altri enti coinvolti solo in modalità telematica, con la firma digitale e con la Posta Elettronica Certificata.

Stante tutto quanto sopra evidenziato, la richiesta di Confcommercio è volta ad aprire un Tavolo di Lavoro per l’Innovazione, che veda la partecipazione del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione e i rappresentanti dell’ICT, e a seguire coinvolga altri Ministeri, primo fra tutti quello dello Sviluppo economico, al fine di confrontarsi in tempi brevi sulle misure strategiche da attuare a sostegno all’Innovazione in particolare nelle micro e piccole imprese

Oltre alle azioni auspicate nelle schede precedenti, si ritengono indispensabili altri provvedimenti più generali, che hanno il preciso scopo di snellire gli oneri a carico delle aziende e fluidificare il mercato. Non solo a beneficio di chi fa tecnologia e servizi innovativi, ma di tutto il sistema legato in particolar modo alle micro, piccole e medie imprese. Qui di seguito i punti principali:

  • Eliminazione progressiva dell’IRAP
  • Raddoppio del capitale sociale minimo oltre il quale le imprese devono dotarsi di revisori e sindaci
  • Versamento dell’IVA a pagamento fattura, con innalzamento della soglia a 2,4 milioni di euro di fatturato annuo
  • Riduzione degli oneri contributivi per le aziende che assumono personale specificamente dedicato ad attività ICT
  • Rispetto dei termini di pagamento delle fatture da parte della Pubblica Amministrazione
  • Regolamentazione delle gare d’appalto pubbliche, attraverso una definizione dei limiti al ribasso delle tariffe ICT, per evitare che le piccole imprese siano sistematicamente escluse, de facto, dai bandi di gara, ovvero obbligate ad annullare la loro marginalità.

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Protocollo d'intesa tra il Ministero per l'Innovazione e Confcommercio

PROTOCOLLO D’INTESA TRA IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L’INNOVAZIONE ECONFCOMMERCIO-IMPRESE PER L’ITALIA PER L’ISTITUZIONE DI UN TAVOLO DI LAVORO PER LO SVILUPPO DI MISURE STRATEGICHE A SOSTEGNO DELL’INNOVAZIONE DELLE MICRO E PICCOLE IMPRESE ATTRAVERSO L’ICT

Il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione On. Renato Brunetta e il Presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia Carlo Sangalli d’ora innanzi congiuntamente definiti “le Parti” o, singolarmente, “la Parte”,

VISTO

  • il decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39, recante norme in materia di sistemi informativi automatizzati delle amministrazioni pubbliche;
  • il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante codice in materia di protezione dei dati personali;
  • il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante codice dell’amministrazione digitale;
  • il decreto del Presidente della Repubblica in data 7 maggio 2008, con il quale l’On. Prof. Renato Brunetta è stato nominato ministro senza portafoglio;
  • il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 8 maggio 2008, con il quale al predetto Ministro senza portafoglio è stato conferito l’incarico per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione;
  • il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 13 giugno 2008, recante “Delega di funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di pubblica amministrazione e innovazione al Ministro senza portafoglio On. Prof. Renato Brunetta”;
  • Il Piano e-government 2012
  • Piano “Industria 2015”

CONSIDERATO CHE

  • Il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione è delegato ad esercitare le funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri, fra l’altro, “per quanto concerne i settori diversi da quelli delle pubbliche amministrazioni, le funzioni di impulso e promozione, nonché quella di definizione di indirizzi strategici del Governo, per la diffusione e l’impiego delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nei diversi settori economici, sociali e culturali del Paese, a supporto dello sviluppo economico e con particolare riferimento alla diffusione dei contenuti e dei servizi attraverso connettività in larga banda, alla filiera ricerca, innovazione, nascita e sviluppo di imprese, ferme le competenze di cui all’articolo 32-ter del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, alle nuove forme di commercializzazione elettronica e all’innovazione tecnologica per le piccole e medie imprese; tali attività sono svolte in raccordo con i vari Ministeri interessati alle singole iniziative”;
  • il Piano e-government 2012 punta a garantire il rafforzamento della competitività stabilito dalla strategia di Lisbona, fa riferimento al piano di azione europeo dell’e-government e tiene conto della necessità di implementare il ricorso all’ICT nelle imprese italiane;
  • il piano Industria 2015 varato dal governo italiano il 22 settembre 2006 stabilisce le linee strategiche per lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo italiano del futuro, in particolare prevedendo una forte focalizzazione sui sistemi dell’innovazione, mediante aiuti a favore di nuove imprese innovative, aiuti per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione nei servizi, aiuti per i servizi di consulenza e di supporto all’innovazione, poli di innovazione;
  • Confcommercio-Imprese per l'Italia, Confederazione Generale Italiana delle Imprese, delle Attività Professionali e del Lavoro Autonomo, è la più grande rappresentanza d'impresa in Italia, associando circa 740.000 imprese, della distribuzione, del turismo, dei servizi alle persone e alle imprese;
  • le tecnologie digitali costituiscono un elemento indispensabile per la crescita economica e per la competitività del Paese;
  • l’Italia si colloca al 45° posto su 133 Paesi nella graduatoria del “Networked Readiness Index”, definita dal World Economic Forum, relativa alla capacità dei Paesi di utilizzare le opportunità offerte dall’ICT per la competitività e le nuove strategie di sviluppo, tenuto conto che circa il 30% di dette imprese non utilizza alcuno strumento informatico;
  • che il tessuto economico italiano è costituito per oltre il 94% da micro imprese, e che il 99,9% delle imprese nei settori non finanziari è comunque al di sotto dei 50 addetti (piccole imprese)
  • Confcommercio ha realizzato il “Manifesto per l’Innovazione”, nel quale si analizzano gli elementi più rilevanti dell’ICT che possono divenire un volano per la crescita del Paese, con particolare riferimento alle micro e piccole imprese,e si propone di creare un Tavolo di lavoro per lo sviluppo di misure strategiche a sostegno dell’innovazione delle micro e piccole imprese attraverso l’ICT.

RITENUTO OPPORTUNO

  • una strategia idonea a garantire il sostegno alla digitalizzazione delle imprese al fine di raggiungere i livelli di sviluppo nell’uso delle nuove tecnologie analoghi a quelli della media dei Paesi europei;
  • assicurare una stretta e stabile cooperazione fra le Amministrazioni pubbliche competenti e i soggetti rappresentanti le categorie economiche, in particolare delle micro e piccole imprese, per la promozione delle azioni necessarie allo sviluppo dell’innovazione attraverso l’ICT.

CONVENGONO QUANTO SEGUE

Articolo 1 (Finalità ed obiettivi)

  1. Le Parti intendono avviare un rapporto di collaborazione volto a individuare strategie, misure e provvedimenti finalizzati a sostenere lo sviluppo dell’innovazione nelle piccole e micro imprese attraverso l’ICT. A tal fine si costituisce presso il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione un Tavolo di lavoro congiunto tra le Parti, che potrà essere successivamente allargato ad altri soggetti, pubblici e privati, che affronterà in via prioritaria i seguenti temi:
    1. situazione dell’ICT nelle micro e piccole imprese
    2. emersione delle best practices nella fruizione dell’ICT nel territorio e rilevazione dell’innovazione non visibile
    3. diffusione di Internet a banda larga
    4. sviluppo e realizzazione del Piano e-government 2012
    5. alfabetizzazione e formazione ICT
    6. Nuove tecnologie ICT verso settori chiave per lo sviluppo e l’economia del Paese
      • ambiente ed energia
      • turismo
      • beni culturali
      • sul territorio
      • etc.
    7. sviluppo dell’e-commerce
    8. misure a favore della competitività delle micro e piccole imprese

Articolo 2 (Composizione del Tavolo di lavoro)

  1. Il Tavolo di lavoro sarà inizialmente composto da un coordinatore, nominato dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, due membri nominati dal Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione; tre membri in rappresentanza del sistema Confcommercio e delle proprie Associazioni di categoria, un ulteriore membro con il ruolo di segretario, nominato nella prima riunione del tavolo stesso, sulla base delle proposte e con le funzioni che verranno definite dalle Parti
  2. Potranno essere sentiti altri soggetti, pubblici e privati, identificati dalle Parti, nel corso dei lavori, senza che ne sia prevista la partecipazione stabile.

Articolo 3 (Attuazione del Protocollo)

  1. Il Tavolo di lavoro di cui all’art. 2 si riunisce con cadenza mensile
  2. Il Tavolo di lavoro potrà affidare incarichi specifici di studio e analisi a esperti nominati dalle Parti
  3. Il Tavolo dovrà produrre un documento che identifichi le principali problematiche e i provvedimenti prioritari suggeriti entro quattro mesi dalla prima riunione.
  4. Il documento verrà presentato, nel corso di uno specifico evento organizzato da Confcommercio, alle Istituzioni pubbliche e private coinvolte nell’attuazione delle misure proposte, e in particolare a:
    • rappresentanti del Governo
    • rappresentanti delle Commissioni parlamentari
    • rappresentanti di enti locali
    • rappresentanti del sistema Confcommercio e delle proprie Associazioni di categoria
    • rappresentanti della Commissione UE
  5. Il tavolo di lavoro continuerà ad operare successivamente a quanto previsto ai commi 3 e 4, sulla base della situazione e delle azioni conseguenti, e realizzerà documenti di aggiornamento su base quadrimestrale che verranno presentati con modalità da definire alle Istituzioni di cui al punto 4.

Articolo 4 (Comunicazione)

  1. Le attività di promozione e comunicazione dell’iniziativa saranno svolte congiuntamente.
  2. Le Parti si impegnano a divulgare il presente Protocollo e le attività oggetto del medesimo attraverso comunicati stampa, siti istituzionali, nonché ogni eventuale ulteriore iniziativa che verrà di concerto individuata.

Articolo 5 (Durata)

  1. La presente intesa ha una durata di due anni dalla data di sottoscrizione e può essere rinnovata previo accordo tra le Parti.

Articolo 6 (oneri)

  1. Eventuali oneri derivanti dall’attività del Tavolo di lavoro non potranno essere a carico delle Istituzioni coinvolte.

Articolo 7 (Disposizioni finali)

  1. Al fine di garantire la piena operatività del Tavolo di cui al presente Protocollo le Parti nominano, entro 15 giorni dalla sottoscrizione del presente Protocollo, i rispettivi rappresentanti, compreso il Coordinatore.
  2. Il Coordinatore indirà la prima riunione del Tavolo entro trenta giorni dalla data di sottoscrizione del presente protocollo

Roma, 12 maggio 2010

Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione
Renato Brunetta

Il Presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia
Carlo Sangalli

* * *

Comunicato stampa su Protocollo d’intesa tra il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione e Confcommercio-imprese per l’Italia per l’istituzione di un tavolo di lavoro per l’innovazione delle micro e piccole imprese attraverso l’ICT

Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta e il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli hanno firmato oggi, presso la sede di Confcommercio di Roma, il Protocollo di intesa per promuovere l’innovazione nelle piccole imprese. La firma è stata apposta al termine del convegno di presentazione del Manifesto per l’Innovazione, nell’ambito  della Settimana Europea delle PMI promossa dall’Unione Europea.

Il protocollo promuove la costituzione di un  tavolo congiunto tra il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione e Confcommercio-Imprese per l’Italia che ha per obiettivi la crescita della diffusione delle tecnologie ICT nelle piccole imprese, l’attuazione del Piano e-gov 2012 con particolare attenzione ai settori che hanno maggiore impatto sulle piccole imprese (turismo, beni culturali, mobilità, ambiente, e-commerce, formazione).

Il Manifesto per l’innovazione sottolinea l’importanza di attuare misure a sostegno delle micro e piccole imprese attraverso l’impiego dell’ICT  come elemento fondamentale per lo sviluppo e la competitività del Paese. Il documento sottolinea inoltre il ruolo strategico del Piano di E-gov 2012 e delle politiche di semplificazione amministrativa e burocratica fortemente volute dal Ministro Brunetta, che prevede un’ infrastruttura che svilupperà applicazioni e servizi per ridurre i costi e i tempi di attesa. Un’area per la crescita del mercato ICT e per accelerare la diffusione dell’innovazione nella PA e nel tessuto delle piccole imprese, settore decisivo per l’occupazione e per la crescita del Paese.

La strategia di collaborazione tra pubblico e privato è la chiave per superare molti punti  di debolezza nello sviluppo dei servizi in rete costituendo una base comune che agisca come elemento propulsivo per la competitività delle piccole imprese che si sono riunite nel cosiddetto “Patto del Capranica” per presentare una strategia unitaria e condivisa delle cinque organizzazioni di rappresentanza: Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Casartigiani.

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