Confcommercio su pil: continua la fase recessiva

Confcommercio su pil: continua la fase recessiva

Nel 2013 rischi di nuovi record in termini di durata e profondità della recessione

 

 

É un dato che evidenzia come la fase recessiva sia lontana da un punto di svolta. Il sesto calo congiunturale consecutivo del Pil, che in termini numerici è risultato anche il più elevato dal 2011, ha fatto tornare il nostro Paese indietro di 12 anni. Su base trimestrale, in termini reali, il Pil dell'ultimo quarto del 2012 è, infatti, al livello più basso dal terzo trimestre del 2000. Questo il commento dell'Ufficio Studi di Confcommercio alla stima preliminare del Pil relativo all'ultimo trimestre del 2012 diffusa oggi dall'Istat.

In termini annui e pro capite il regresso - prosegue la nota - è ancora più sensibile in quanto il 2012 si è chiuso con un valore della ricchezza prodotta in linea con quanto registrato nel 1999.

La nuova recessione, iniziata nel terzo trimestre del 2011, appare di minore intensità ma di maggiore durata rispetto a quanto registrato nel biennio 2008-09. Di fatto il nostro Paese  - conclude l'Ufficio Studi - non è mai uscito dalla crisi iniziata oltre quattro anni fa ed il rischio di aggiungere, nel 2013, nuovi record in termini di durata e profondità della recessione è molto concreto.

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