Uggè, Conftrasporto: "Poteva essere una strage, chiediamo controlli su tutta la filiera"

Uggè, Conftrasporto: "Poteva essere una strage, chiediamo controlli su tutta la filiera"

Dopo gli operai travolti da un camion sull'A10, ieri un Tir ha tamponato un pullman causando diversi feriti

 

29 marzo 2017

COMUNICATO STAMPA

 

Nel fine settimana due morti sull'autostrada A10, ieri un tamponamento che per fortuna non si è trasformato in una immane tragedia. In entrambi i casi, i protagonisti sono degli automezzi pesanti e i loro conducenti.

"È ora che questi episodi escano dalle notizie di cronaca e vengano approfonditi da chi ha il dovere e anche l'obbligo di verificare le cause di tali episodi – dichiara il presidente di Conftrasporto e vice presidente di Confcommercio Paolo Uggè -  Non è possibile che anche la grande stampa si limiti a fornire notizie che mirano solo ad evidenziare i fatti accaduti. Occorre una grande inchiesta sui perché questi fatti avvengono".

Pur mettendo in conto l'errore umano, che può capitare a chiunque, per Conftrasporto il ripetersi di tali eventi dovrebbe in un Paese serio costringere a ricercarne le cause in profondità analizzando, presso tutti i componenti della filiera,  le modalità e le condizioni nelle quali vengono effettuati questi trasporti.

Conftrasporto-Confcommercio chiede se siano stati rispettati i tempi di riposo e i limiti di velocità, e di verificare che non siano stati imposti, pena il mancato  pagamento del corrispettivo del trasporto, tempi di resa che inducano a non rispettare le regole sulla sicurezza. "I conducenti sono retribuiti secondo il contratto di lavoro o sono lavoratori in affitto e pagati in relazione alle consegne? – incalza Uggè – Auspichiamo che vengano accertate anche la professionalità degli autisti, soprattutto se operano con contratti di somministrazione, e la manutenzione degli automezzi. Quando in ballo c'è la sicurezza dei cittadini, nemmeno uno di questi ‘dettagli' va tralasciato. Ricordo che la legge – prosegue il presidente di Conftrasporto - prevede il principio della responsabilità condivisa fra tutti i componenti della filiera, laddove abbiano operato in modo tale da indurre i conducenti a operare in condizioni non in linea con i principi della sicurezza sociale e della circolazione".

"Probabilmente si scoprirebbe che da quando i costi minimi della sicurezza sono stati eliminati, grazie a ‘graziose e irresponsabili interpretazioni', il numero degli incidenti è incrementato. Oppure che molti automezzi non hanno compiuto la revisione annuale perché gli uffici delle motorizzazioni non sono in grado di  effettuarli per carenza di personale qualificato - aggiunge Uggè - Un mondo, quello dei trasporti, che impatta pesantemente sull'incolumità dei cittadini. Per questo sarebbe doveroso da parte di chi è il responsabile operare perché le regole siano rispettate con controlli mirati, come da tempo le imprese serie chiedono, inascoltate. Controlli, ovviamente, che devono includere i vettori provenienti da altri Paesi. Questo oggi non avviene; e i risultati si vedono".    

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