Uggè, Confcommercio: "La riforma dei porti escude la rappresentanza. Preoccupati per i ritardi e per il mancato confronto. A Napoli un evento per presentare un nostro documento"

Uggè, Confcommercio: "La riforma dei porti escude la rappresentanza. Preoccupati per i ritardi e per il mancato confronto. A Napoli un evento per presentare un nostro documento"

                             

Roma, 19 aprile 2017

 

"La riforma dei porti - che abbiamo salutato con favore per  i principi che l'hanno ispirata - sta mostrando tutti i limiti che avevamo individuato in tempo utile".

Lo dichiara il vice presidente di Confcommercio e presidente di Conftrasporto Paolo Uggè, annunciando un prossimo evento sul tema delle Autorità portuali e sulle prospettive di rilancio della portualità campana.

"Il primo limite della riforma – spiega Uggè – riguarda il ruolo della rappresentanza delle imprese che è stato soppresso insieme ai comitati portuali. Ai  tempi  ristretti della riforma non sono seguiti tempi altrettanto rapidi  per  le  nomine di presidenti, dei comitati di gestione e degli organismi di partenariato".

"Non mancano le riserve sulla specifica professionalità di molti componenti dei comitati di gestione, senza contare qualche profilo di incompatibilità – incalza il vice presidente di Confcommercio delegato per le Inftrastrutture e la Logistica- Si corre il rischio di congelare anche quei piani regolatori portuali che con grande sforzo avevano fatto timidi passi in avanti dopo 20 anni dalla legge che ha istituito le port Autority. Ancora non si è insediato  il tavolo di coordinamento nazionale dei porti e nel frattempo  molti finanziamenti europei restano al palo e si parla troppo spesso di argomenti che agli operatori del settore non interessano affatto".

"A Napoli, uno dei maggiori scali del Paese, è stato approvato il primo POT – il Piano Operativo Triennale della gestione post-riforma – ricorda Uggè - E proprio a Napoli, dove  il Presidente Spirito  programma un evento con le massime istituzioni privo di spazi per un dibattito con gli stakeholders per consacrare questo piano operativo, resta una grande fibrillazione tra  gli armatori e gli operatori  di tanti segmenti trainanti".

"Confcommercio, la prima e più estesa rete di imprese del Paese, guarda ai porti ed alla logistica  sempre con maggiore interesse ed attenzione. Per questo – annuncia il vice presidente di Confcommercio -  ha programmato un evento per presentare una prospettiva di rilancio della portualità campana e soprattutto per dare voce a quegli operatori, oggi sostanzialmente esclusi da un'efficace interlocuzione con le istituzioni, che manifestano grandi perplessità per le azioni messe in campo e per la prevedibile perdita di spazi vitali". 

 

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