Direttiva Bolkestein: incontro tra Assonat e ministro del Turismo

Direttiva Bolkestein: incontro tra Assonat e ministro del Turismo

Al centro del colloquio tra il presidente Serra e il ministro Santanché la situazione dei porti turistici, ma anche il possibile sviluppo di azioni programmatiche condivise a supporto del settore.

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9 febbraio 2023

L'8 febbraio scorso a Roma, nella sede del Ministero, il presidente di Assonat-Confcommercio, Luciano Serra, ha incontrato il ministro, Daniela Santanché. Al centro del colloquio la situazione dei porti turistici, ma anche il possibile sviluppo di azioni programmatiche condivise a supporto del settore.

“Ringrazio il ministro – ha commentato Serra - per aver voluto avviare un confronto sui temi della portualità turistica italiana, che necessitano di azioni mirate e puntuali di sostegno, tutela e promozione. In primis il ministro ci ha confermato l’impegno per sostenere le nostre strutture al fine di avere una banda di connessione, fornita dagli operatori del servizio Internet, che riesca a garantire prestazioni eccellenti ed omogenee per tutti i nostri clienti, elevando quindi la qualità dei servizi offerti”.

“Durante l’incontro – ha proseguito il presidente di Assonat-Confcommercio - abbiamo avuto anche l’opportunità di ribadire, sostenendo la nostra tesi con fondati elementi di profilo giuridico, che i porti, gli approdi e i punti di ormeggio, quali strutture dedicate alla nautica da diporto, non rientrano nel campo di applicazione della direttiva europea cosiddetta Bolkestein. Abbiamo anche evidenziato le criticità giuridiche e tecniche che sono contenute nel provvedimento che ha fissato l’aumento delle concessioni per l’anno 2023 al 25%, motivando l’inesattezza della quota di incremento applicato e preannunciando le iniziative di contrasto che Assonat intende assumere a tutela degli associati”.

“Ho infine sottolineato – ha concluso Serra – la necessità che il Ministero determini in modo completo l’elenco di tutte le imprese che fanno parte del comparto turistico, onde evitare tutte le criticità derivanti dall’utilizzazione dei codici Ateco. Un’azione essenziale per garantire ai porti turistici una riconoscibilità formale e sostanziale quale settore strategico per lo sviluppo economico del nostro Paese”.

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