Confartigianato, Confcommercio, Casartigiani: "Condividiamo preoccupazioni autotrasporto merci. Fermo inevitabile senza risposte da Governo"

Confartigianato, Confcommercio, Casartigiani: "Condividiamo preoccupazioni autotrasporto merci. Fermo inevitabile senza risposte da Governo"

251/2011
CONFARTIGIANATO, CONFCOMMERCIO, CASARTIGIANI

CONFARTIGIANATO, CONFCOMMERCIO, CASARTIGIANI



COMUNICATO STAMPA

251/2011

Roma, 16 dicembre 2011

AUTOTRASPORTO

Confartigianato, Confcommercio, Casartigiani:

“Condividiamo preoccupazioni autotrasporto merci.

Fermo inevitabile senza risposte da Governo”

 

Confartigianato, Confcommercio e Casartigiani condividono le gravi preoccupazioni di Confartigianato Trasporti, Fai Conftrasporto e Sna Casartigiani circa la situazione delle imprese di autotrasporto e che ha portato alla proclamazione del fermo da parte di Unatras (Unione Nazionale delle Associazioni dell’Autotrasporto merci).

L’iniziativa indetta da Unatras – sottolineano Confartigianato, Confcommercio e Casartigiani – è una decisione grave ma inevitabile per testimoniare il disagio in cui si trovano ad operare gli autotrasportatori e dovrebbe vedere unite e coese tutte le Organizzazioni che hanno a cuore le sorti della categoria.

Le difficoltà delle imprese – spiegano le tre Confederazioni - sono aggravate dalle misure contenute nella manovra economica e Unatras le ha rappresentate in una lettera inviata nei giorni scorsi al Presidente del Consiglio Mario Monti e al Ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera. Il settore dell’autotrasporto è uno tra i più colpiti dalla crisi. La manovra non fa che inasprire problemi come l’aumento insostenibile del costo del gasolio (settemila euro l’anno per ciascun veicolo), i costanti rincari dei premi assicurativi,  l’aumento delle giornate di divieto della circolazione, il rischio di cancellazione dei costi per la sicurezza.

Confartigianato, Confcommercio e Casartigiani ribadiscono la richiesta di un incontro tra i rappresentanti di Unatras ed il Governo per dare risposte alle sollecitazioni espresse dalle imprese e scongiurare l’attuazione di iniziative di tutela della categoria che produrrebbero un grave danno all’economia del Paese.

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