Confcommercio su Pil e inflazione: un vuoto di domanda pesa sulla nostra economia

Confcommercio su Pil e inflazione: un vuoto di domanda pesa sulla nostra economia

I dati sull'andamento dell'economia italiana nel secondo trimestre, periodo in cui le misure per il contrasto alla pandemia sono state particolarmente stringenti, al di là del contenuto peggioramento rispetto alle prime stime evidenziano anche la dimensione eccezionale del vuoto di domanda che si è generato. Per i consumi sul territorio – comprensivi, quindi, della mancata spesa degli stranieri – la perdita a valore nel primo semestre è stata di oltre 71 miliardi di euro, di cui circa 47 per i servizi. Lo scrive l’Ufficio Studi di Confcommercio a commento dei dati Istat di oggi.

Queste evidenze – continua la nota – verranno solo in parte migliorate dai recuperi messi in atto dalle famiglie con la riapertura delle attività, fenomeno che solo marginalmente interesserà i turismi attivi: la riduzione della spesa degli stranieri sul territorio è stata pari al 91,3% nel confronto tendenziale del secondo trimestre (-64,5% nella prima metà dell’anno).

In linea con una domanda ai minimi di sempre, la variazione dei prezzi nel confronto annuo si è mantenuta, per il quarto mese consecutivo, in territorio negativo. Tale dinamica è frutto del progressivo attenuarsi delle sia pur minime tensioni interne al sistema, come indica il progressivo ridimensionamento del tasso di crescita della componente di fondo dell’inflazione.

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