Condividiamo gli obiettivi, ma no a oneri per gli operatori e a discriminazioni tra imprese

Condividiamo gli obiettivi, ma no a oneri per gli operatori e a discriminazioni tra imprese

Prampolini/Confcommercio in Audizione sulla strategia “dal produttore al consumatore”

“Confcommercio condivide l’obiettivo di costruire una filiera alimentare sostenibile, ma ha ribadito la necessità di evitare, specie in questa fase così delicata per l’economia, ulteriori oneri a carico delle imprese. Per esempio, in tema di etichettatura nutrizionale, Confcommercio sollecita l’adozione a livello europeo del sistema italiano Nutrinform battery, che, a differenza dal sistema Nutriscore a semaforo, consente un’informazione nutrizionale completa e non fuorviante per i consumatori senza penalizzare i prodotti made in Italy”, è quanto ha dichiarato Donatella Prampolini, coordinatore Confali-Confcommercio, oggi in audizione in Commissione Agricoltura della Camera sulla strategia “Dal produttore al consumatore” per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente.

 

Sullo spreco alimentare, Confcommercio condivide l’ingannevolezza del Termine Minimo di Conservazione (TMC) “da consumarsi prevalentemente entro”, ma ha evidenziato che l’introduzione di una nuova dicitura comporterebbe un costo elevato per gli operatori che si vedrebbero costretti a rivedere il packaging di tutti i prodotti, ed ha segnalato l’opportunità di agire, invece, con campagne di informazione indirizzate ai consumatori.

 

Prampolini ha, infine, evidenziato che “l’obiettivo di rafforzare le filiere corte non deve determinare distorsioni di mercato a danno del settore distributivo”, stigmatizzando quanto accaduto pochi giorni fa in sede di conversione del DL di rilancio dell’economia (DL 104/2020), all’interno del quale è stata approvata una disposizione che, sotto il profilo della salute e della sicurezza dei consumatori, depotenzia un’adeguata possibilità di controllo dei Comuni per le vendite effettuate da imprese agricole su superifici destinate alla produzione primaria. “Questa - ha affermato Prampolini - è una disposizione inaccettabile, che scardina il principio ‘stesso mercato stesse regole’ e pone gravi rischi per l’igiene degli alimenti e la salute dei consumatori.”

Banner grande colonna destra interna

ScriptAnalytics

Cerca