Confcommercio Caltanissetta critica l'aumento della tassa sui rifiuti

Confcommercio Caltanissetta critica l'aumento della tassa sui rifiuti

Per il presidente Gero Nicoletti "ancora una volta siamo alle prese con una pressione fiscale e burocratica insostenibile che colpisce le piccole imprese di commercio, turismo e servizi, con adempimenti a getto continuo ai quali è arduo tener testa".

DateFormat

7 gennaio 2020

Il presidente di Confcommercio Caltanissetta, Gero Nicoletti, non condivide la scelta di aumentare la tassa sui rifiuti. In una città in seria crisi economica non si può, infatti, attuare una politica di aumento delle tasse. “Per cittadini e imprese la tassa sui rifiuti comporta costi eccessivi e ingiustificati che derivano, in particolare, da inefficienza ed eccesso di discrezionalità di molte amministrazioni locali, da una distorta applicazione dei regolamenti e dal continuo ricorso a coefficienti tariffari massimi”. E' quanto emerge dal primo rapporto dell'Osservatorio tasse locali di Confcommercio e, per Nicoletti, "ancora una volta siamo alle prese con una pressione fiscale e burocratica insostenibile che colpisce le piccole imprese di commercio, turismo e servizi, con adempimenti a getto continuo ai quali è arduo tener testa. Per questo ai rappresentanti delle amministrazioni comunali chiedo una svolta prima di tutto culturale che si traduca in provvedimenti coerenti di snellimento del carico fiscale e burocratico. In tutti i Comuni del comprensorio bisogna mettere tra i primi punti dell'agenda politica la necessità di salvaguardare la rete distributiva esistente e di mettere le imprese nelle migliori condizioni per rimanere sul mercato. Una reale svolta fiscale e burocratica è la condizione di partenza per un rilancio della rete distributiva, a cui debbono accompagnarsi politiche incentivanti per valorizzare la risorsa delle nostre principali aree commerciali". Occorre, insomma, prendere coscienza che imprese e cittadini non riescono più a far fronte a tutte le imposizioni fiscali e che con una percentuale altissima di disoccupazione, con le famiglie che a stento arrivano a fine mese e con imprese sempre più tartassate difficilmente la nostra economia potrà ripartire. “Negli ultimi anni –prosegue Nicoletti - abbiamo assistito a delocalizzazione di grossi gruppi imprenditoriali perché attratti da amministrazioni vicine che hanno aiutato questi gruppi ad investire. Progetti di sviluppo turistico, valorizzazione del territorio ed altre azioni serviranno a poco se si continua ad impoverire economicamente il territorio. Non si può continuare a chiedere ai soliti noti di sopperire ai mancati introiti derivanti dall’evasione delle tasse, occorre scovare e punire chi evade senza però, com’è successo negli ultimi anni, inviare avvisi di pagamento a tappeto per scovare gli evasori. Oggi esistono strumenti che consentono di incrociare dati per far emergere il sommerso che, con un’accurata verifica sul campo, consente di diminuire la possibilità di evadere”.

“Non si capisce poi – conclude il presidente di Confcommercio Caltanissetta - perché prima di intervenire si aspetti che i problemi diventino di difficile ed economicamente insostenibile soluzione come per esempio sta avvenendo con le zone industriali. Da anni le aziende che insistono nelle zone industriali chiedono la soluzione di problemi che ne frenano lo sviluppo ed in molti casi la prosecuzione dell’attività, ma sembra che a nessuno interessi intervenire continuando a prendere tempo. Le imprese non possono aspettare i tempi delle amministrazioni e/o della politica, la crisi delle imprese determina un impoverimento irreversibile dei territori. A nulla serviranno i progetti di sviluppo se non si è in grado di risolvere i problemi che frenano lo sviluppo come ad esempio le infrastrutture. Confcommercio è pronta a collaborare con l’amministrazione anche per i prossimi impegni che interesseranno il nuovo piano commerciale e del piano urbano del traffico”.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca