Confcommercio Campania: "sostenere pmi e investimenti"

Confcommercio Campania: "sostenere pmi e investimenti"

Primo incontro dell'Associazione con i candidati alla presidenza della Regione: a Valeria Ciarambino (5 Stelle) illustrato un piano in quattro punti per il rilancio dlel'economia.

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4 settembre 2020

Sostenere le pmi, sviluppare il turismo, investire in infrastrutture, efficientare i servizi. Queste le quattro priorità degli interventi chiesti da Confcommercio Campania che ha incontrato Valeria Ciarambino, candidata alla presidenza della Regione Campania per il Movimento 5 Stelle.

Dopo il colpo dell'emergenza Covid, Confcommercio sottolinea che occorre superare la fase degli interventi-tampone e partire con un programma di interventi strutturali: "il programma - ha detto Pasquale Russo, direttore generale di Confcommercio Campania in apertura del primo incontro con i candidati presidenti della Regione Campania - non può prescindere dalla reale struttura del sistema delle imprese, nel quale il terziario di mercato vale il 70% del Pil complessivo regionale, con oltre 320.000 imprese, e l'85% dell'occupazione nel settore privato. E' evidente che la ripresa non può basarsi solo sul settore manifatturiero, né ci si può illudere che basti da sola la crescita dell'export: già nel 2019 si è verificato un ulteriore indebolimento dell'economia nonostante un incremento delle esportazioni più elevato della media nazionale. Una economia solida deve innanzitutto basarsi su un forte mercato interno: bisogna dunque sostenere maggiormente la crescita del sistema locale delle imprese, basato sulle pmi del terziario e dell'artigianato, sviluppare ulteriormente il turismo, investire sulle infrastrutture della logistica e dei trasporti, efficientare i servizi per i cittadini e le imprese".

"A tutti - prosegue Russo - proponiamo una sintesi delle priorità espresse dai vari settori rappresentati da Confcommercio Campania e che rappresentano temi chiave per il rilancio complessivo dell'economia". La piattaforma ha quattro capitoli: Commercio, turismo e servizi che, spiega Confcommercio, non hanno praticamente avuto alcuno spazio nella programmazione 2014-2020, nonostante questi settori rappresentino il 70% del Pil regionale e la quasi totalità dell'occupazione nel settore privato; il turismo e il comparto ricettivo-alberghiero a cui occorrono interventi immediati per l'emergenza Covid ma anche l'attivazione di una campagna promozionale per il recupero della immagine, coordinata con il livello nazionale, sui mercati esteri; la sanità in cui per i laboratori e i centri di riabilitazione il confronto tra l'attuale programmazione e le stime effettuate evidenzia una marcato disequilibrio tra i limiti di spesa ed i bisogni assistenziali, con, ad esempio, il numero di prestazioni programmato sembra sottostimato di circa il 25% per la branca di patologia clinica, e del 23% per la branca di diagnostica per immagini; la portualità e logistica che incide per oltre il 14% sul Pil e su cui la Regione Campania negli ultimi dieci anni ha investito molto sui porti, ma manca una pianificazione delle infrastrutture e i porti di Napoli, Castellammare e Salerno sono privi di un Piano Regolatore Portuale approvato".

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