Confcommercio Catania: "Lotta alla mafia sia imperativo categorico"

Confcommercio Catania: "Lotta alla mafia sia imperativo categorico"

Il coordinatore delle Associazioni Antiracket del Sistema Confcommercio, Risicato: "La lotta alla mafia non può più essere lasciata soltanto ai magistrati ed alle forze dell'ordine, ma deve diventare un dovere civico quotidiano di tutti i siciliani che devono abbandonare la mentalità omertosa".

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21 novembre 2014

 

"La lotta alla mafia diventa imperativo categorico e non può più essere lasciata soltanto ai magistrati ed alle forze dell'ordine, ma deve diventare un dovere civico quotidiano di tutti i siciliani che devono abbandonare la mentalità omertosa che spesso contraddistingue i loro atteggiamenti". Lo afferma il coordinatore delle Associazioni Antiracket del Sistema Confcommercio Catania, Claudio Risicato, in una nota all'indomani dell'operazione "Caronte" che ha portato all'esecuzione di 23 ordinanze di custodia cautelare per associazione mafiosa, estorsione, illecita concorrenza e intestazione fittizia di beni. Risicato esprime un "incondizionato ringraziamento" ai magistrati ed alle forze dell'ordine. Per Risicato inoltre "la Procura di Catania, guidata ottimamente dal Dott. Giovanni Salvi, ha cambiato passo. Non si registra più l'immobilismo degli anni passati e non vi è timore riverenziale verso i cosiddetti colletti bianchi. Inoltre, nonostante i tagli per il comparto sicurezza, quando sono chiamate in causa, le forze dell'ordine sono capaci di intervenire con bravura e tenacia".
 

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