"Si continuano a prendere decisioni con il solo scopo di non decidere e ciò sta introducendo, nel mercato, sempre nuovi elementi di instabilità e di rischio a danno sia degli operatori che degli utenti". Questo il commento di Confcommercio alla decisione della Figisc di confermare la chiusura dei distributori di carburanti a partire da questa sera.

"Sono tre - precisa Confcommercio - i motivi di fondo che oggi giustificano questa decisione sindacale nonostante i disagi che essa potrà creare all'utenza.

Primo, la politica degli sconti alla pompa, sempre più irrazionale e selvaggia, rischia di trasformare il mercato in un Far West dove sono soprattutto i piccoli gestori a pagare i prezzi delle nuove strategie commerciali delle compagnie petrolifere.

Secondo, il governo deve convertire le buone intenzioni manifestate durante le trattative in atti operativi e concreti che consentano l'applicazione anche in Italia delle norme comunitarie.E poi svolgere una funzione mediatrice sui problemi ancora aperti non può voler dire fare Ponzio Pilato, cioè lavarsene le mani.

Terzo - conclude la nota di Confcommercio - si continuano a tenere in piedi moduli e formule, come quelli della doppia cartellonistica, vietatissimi nel resto d'Europa e che generano solo confusione soprattutto tra gli utenti".