Confcommercio Cuneo scrive ai "suoi" parlamentari

Confcommercio Cuneo scrive ai "suoi" parlamentari

L'Assoziazione ha spedito una lettera a tutti i parlamentari eletti in provincia di Cuneo o legati alla Granda per motivi anagrafici, per chiedere attenzione per le imprese del commercio e per esprimere il grave disagio del comparto.

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19 marzo 2013

 

Confcommercio Cuneo ha spedito una lettera a tutti i parlamentari eletti in provincia di Cuneo o legati alla Granda per motivi anagrafici, per chiedere attenzione  per le imprese del settore commercio e per esprimere il grave disagio del comparto, sollecitare attenzione e formulare proposte. "Tutti gli osservatori economici – si afferma nella missiva a firma del presidente Ferruccio Dardanello -  confermano il calo dei consumi, la perdita del potere di acquisto, l'aumento della disoccupazione e dell'indice di povertà delle famiglie, nonché del numero di aziende che non riescono più a rimanere sul mercato". All'incontestabilità dei dati si affianca la percezione chiara dello sconforto, dello smarrimento e della rabbia crescente degli imprenditori, provati  duramente da quanto sta accadendo e delusi dalle tante, troppe promesse fatte in passato e mai passate alla fase di realizzazione. "Il pericolo – precisa Dardanello – è di veder messa a rischio la coesione sociale del Paese". Di qui l'auspicio che vengano dati segnali chiari di governabilità, stabilità ed affidabilità recuperando il valore culturale e sociale dell'impresa, anche se di piccole dimensioni, guardando ad essa come ad una fonte di opportunità di occupazione e creazione di ricchezza e sviluppo. Occorre poi la revisione di strumenti quali l'aggiornamento e la formazione, l'accesso all'innovazione e l'attivazione di sinergie favorite da reti di filiera e di territorio. Da alleggerire, inoltre, il carico fiscale, la flessibilità del mercato del lavoro e il ripristino delle condizioni di liquidità di mercato ed accesso al credito, anche rispetto alle scadenze della Pubblica amministrazione. Solo in questo modo – secondo la Confcommercio della provincia di Cuneo -  si potrebbe creare nuova occupazione e favorire maggiore produttività. Una raccomandazione riguarda, infine,la necessità che si diano precisi segnali sul piano della credibilità e del contenimento dei costi della spesa pubblica. In particolare, si sollecita la forte riduzione dei costi della politica, in un'ottica di rispetto delle difficoltà di famiglie ed imprese,  il recupero di risorse anche con la dismissione del patrimonio pubblico e la crescita di fiducia nei confronti del turismo, settore che, senza grandi investimenti, può farcrescere il Pil del Paese. La lettera del presidente di Confcommercio Cuneo è stata indirizzata ai nove parlamentari designati nel Cuneese e ai due onorevoli (Ravetto e Santanché) che, originari di Cuneo,  si sono presentati con successo in Lombardia dove risiedono.

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