CONFCOMMERCIO E GDO: A RISCHIO L'AUTONOMIA CONTRATTUALE NEI RAPPORTI CON I FORNITORI
CONFCOMMERCIO E GDO: A RISCHIO L'AUTONOMIA CONTRATTUALE NEI RAPPORTI CON I FORNITORI
20/2002
Roma, 13-03-02
CONFCOMMERCIO E GDO: A RISCHIO L’AUTONOMIA CONTRATTUALE NEI RAPPORTI CON I FORNITORI
Mentre l’Unione Europea sancisce la salvaguardia dell’autonomia contrattuale nei rapporti fra imprese e fornitori lo stesso principio rischia di essere vanificato da una norma relativa alle disposizioni sui termini di pagamento dei prodotti alimentari deteriorabili: questo l’allarme lanciato da Confcommercio e dalle Organizzazioni della GDO, la distribuzione organizzata - Faid, Federcom, Ancc-Coop, Ancd-Conad – in concomitanza dell’avvio della discussione al Senato delle norme del collegato sulla concorrenza.
L’attuale impianto dell’art. 28 del ddl n. 1149 (il cosiddetto collegato sulla concorrenza) prevede infatti che i commercianti debbano assolvere il pagamento dei prodotti deteriorabili tassativamente entro 60 giorni, ignorando sia le esigenze di larga parte della filiera produzione – distribuzione, sia le indicazioni della direttiva comunitaria, attualmente in fase di recepimento nel nostro ordinamento, che riconosce gli accordi liberamente stipulati tra le parti contraenti in una logica di piena autonomia contrattuale e di libera iniziativa economica privata, peraltro sancita dall’art. 41 della Costituzione.
Inoltre – conclude la nota delle organizzazioni della distribuzione – la norma solleva ulteriori perplessità anche per la quantificazione degli interessi di mora previsti in caso di mancato rispetto del termine di 60 giorni: addirittura sette punti percentuali in più del tasso di sconto.