Confcommercio Emilia-Romagna: "Tenuta dei saldi in avvio"

Confcommercio Emilia-Romagna: "Tenuta dei saldi in avvio"

Il settore dell'abbigliamento in particolare mostra segnali di maggiore positività confermando una tendenza da parte della clientela a posticipare al momento dei saldi gli acquisti per il guardaroba.

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18 gennaio 2013

Sostanziale tenuta di questo primo periodo di avvio dei saldi, con vendite stabili o in aumento peroltre la metà degli operatori intervistati (51%). A due settimane dall'avvio dei saldi invernali, Confcommercio Imprese per l'Italia dell'Emilia-Romagna traccia un primo bilancio sull'andamento dei saldi, attraverso l'indagine condotta dal centro studi Iscom Group su un panel di imprese commerciali di tutta la regione. Il settore dell'abbigliamento in particolare mostra segnali di maggiore positivita' (il 56% degli operatori dichiara vendite stabili o in aumento), confermando una tendenza da parte della clientela a posticipare al momento dei saldi gli acquisti per il guardaroba. L'indagine conferma l'attenzione al prezzo da parte dei consumatori (48%), la tendenza a comprare anche nei saldi solo il necessario (40%) e la propensione a verificare il prezzo scontato, segnalata dal 15% degli operatori. Oltre il 20% degli intervistati dichiara che la clientela tende a spostare parte degli acquisti al periodo dei saldi. ''I saldi - commenta il direttore di Confcommercio Emilia Romagna Pietro Fantini - rappresentano ancora una valida opportunita' per le famiglie, che attribuiscono a questo periodo di vendite un valore diverso dal passato, programmando gli acquisti con attenzione al prezzo''. Tra i prodotti piu' venduti, per quanto riguarda l'abbigliamento, vi sono capi da tutti i giorni come i maglioni o i pantaloni, con un incremento di vendite per i capospalla, per i quali l'acquisto e' stato posticipato ai saldi, complice anche la stagione mite di inizio inverno. Tra gli accessori i piu' venduti sono le borse moda, nell'elettronica i tablet e la telefonia. Loscontrino medio si attesta intorno ai 95 euro per il settore dell'abbigliamento, e intorno agli 80euro per gli altri comparti dei beni per la persona. L'indagine rileva anche il dato dell'incidenza delle vendite in saldo sul fatturato annuo delle imprese: nel 2012 per il 70% degli operatori i saldi di fine stagione hanno inciso tra il 10 e il 30% sul fatturato dell'attivita'.

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