Confcommercio Firenze: "Stop alle sagre selvagge, servono regole"

Confcommercio Firenze: "Stop alle sagre selvagge, servono regole"

"Abbiamo diretti concorrenti che, al contrario di noi, non pagano né affitti né contributi. È un problema di gestione politica che è sbagliato, perché alla fine va verso l'autodistruzione". "Senza parlare poi delle norme igienico-sanitarie e di tutela del lavoro".

DateFormat

24 giugno 2014
 
"Basta con le sagre selvagge. Servono regole". Confcommercio Firenze batte metaforicamente i pugni sul tavolo e chiede il rispetto delle norme. "Con la bella stagione, ecco che puntuali arrivano le sagre: da quella dell'ortica a Sambuca a quella del fritto di Mercatale, tanto per citarne solo due. Senza nulla togliere al valore delle sagre come momento d'aggregazione e anche di promozione del territorio, vogliamo però porre l'accento su alcune questioni di primaria importanza", afferma Massimo Marzi, presidente area Chianti Confcommercio Firenze. "Troppo facile, non pagando nessuna tassa, praticare prezzi bassi. È evidente che il sistema provoca un'enorme evasione. E che alla fine le vittime sono i cittadini - denuncia Marzi - Basti pensare che a Tavarnelle l'amministrazione ha costruito strutture ad hoc per ospitare le sagre. Insomma, abbiamo diretti concorrenti che, al contrario di noi, non pagano né affitti né contributi. È un problema di gestione politica che è sbagliato, perché alla fine va verso l'autodistruzione". Per non parlare poi delle norme igienico-sanitarie e di tutela del lavoro. "Siamo stufi - accusano i ristoratori - di veder calare i nostri incassi a causa dell'offerta enogastronomica a prezzi stracciati delle svariate sagre, dove si riesce a mangiare con chi euro. Chi controlla i requisiti igienico sanitari di queste 'cene a prezzi super-popolari'? Chi mette in guardia gli ignari consumatori dai possibili rischi?". Domande non da poco quelle poste da Confcommercio, che chiede ''una maggior presenza in questo senso da parte delle amministrazioni, che invece il più delle volte sponsorizzano questi eventi, senza pensare ai danni che ne derivano ai ristoratori che operano nel pieno rispetto delle regole''. Di qui la richiesta: "Il calendario delle sagre dovrebbe esser programmato in un'ottica di tutela degli imprenditori del territorio". Non solo. "Andrebbero fissati anche dei rigidi criteri per lo svolgimento delle sagre. Non basta montare un tendone e coinvolgere dei volontari per dar vita ad un punto ristoro".
 

 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca