Confcommercio FVG: "Imprese costrette a una maratona fiscale"

Confcommercio FVG: "Imprese costrette a una maratona fiscale"

Il presidente Pio Traini: "le imprese sono schiacciate dal balzello della Tares, ma anche dalla legge 179/2012, che impone l'obbligo, dal prossimo primo gennaio, di accettare i pagamenti con bancomat e carta di credito, a prescindere dal prezzo del bene, del servizio o della prestazione".

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19 dicembre 2013

 

"Famiglie e imprese sono colpite sempre più pesantemente da una crisi senza fine e da una politica che non inverte il trend della pressione fiscale. L'esasperazione del mondo dell'impresa, vessata anche da normative di difficile applicazione, è ben comprensibile». Confcommercio del Friuli Venezia Giulia, con il presidente Pio Traini, lancia il grido d'allarme di fine anno. Una preoccupazione legata alla maratona fiscale cui le Pmi sono costrette a dicembre, con il balzello della Tares sopra tutti, ma anche al dettato di una legge nazionale, il Dl 179/2012, che impone l'obbligo, dal prossimo primo gennaio, di accettare i pagamenti con bancomat e carta di credito, a prescindere dal prezzo del bene, del servizio o della prestazione. "Comprendiamo l'obiettivo di rendere quanto più possibile tracciabili i pagamenti e di fare un ulteriore passo in avanti nella lotta all'evasione fiscale – dichiara Traini –, ma ancora una volta siamo noi a dovere affrontare costi aggiuntivi, con commissioni più che triplicate da parte delle società che gestiscono i Pos". Da parte di Confcommercio "resta però l'impegno di tutelare la piccola impresa messa in difficoltà da perduranti aperture della grande distribuzione. Contro la desertificazione dei centri storici la nostra associazione è molto attiva nella definizione con i Comuni di progetti di centri in via". Un auspicio, infine, rivolto alla Regione: "Il rifinanziamento dei Cat è fondamentale per rilanciare lo sviluppo del commercio elettronico, la certificazione di qualità, l'ammodernamento di immobili e impianti, l'acquisto di attrezzature e arredi e l'introduzione di sistemi di sicurezza. Noi, nell'attesa, continueremo a raccogliere le domande a valere sull'articolo 100 informando le imprese della momentanea carenza di risorse". "La situazione nazionale - conclude Traini - è sotto gli occhi di tutti. Siamo fiduciosi che la Regione mostrerà particolare attenzione verso i nostri settori che rischiano di essere spazzati via da una pesantissima crisi di sistema".

 

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