In Friuli Venezia Giulia terziario in netta ripresa

In Friuli Venezia Giulia terziario in netta ripresa

A Pordenone si è tenuta l'Assemblea pubblica della Confcommercio regionale. Rivolta: "necessario trovare un corretto equilibrio fra la pressione fiscale su consumatori e imprese e il fabbisogno della pubblica amministrazione". Zanetti: "no alla cedolare secca, meglio abbassare l'Ires".

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2 maggio 2016

Se nel primo trimestre in Friuli Venezia Giulia il totale delle imprese iscritte e cessate nei vari settori è negativo (-537), i numeri sono diversi se si focalizza l'attenzione solo sul terziario, dove invece risulta un segno più (771). Come in crescita è anche il clima di fiducia delle imprese del commercio, turismo e servizi del Friuli Venezia Giulia, che raggiunge il punto più alto da quattro anni a questa parte, pari al 42,5 per cento. Sono questi solo alcuni dei dati emersi nel corso dell'Assemblea regionale di Confcommercio Fvg svoltasi a Pordenone. Durante l'incontro è stata illustrata l' indagine compiuta dalla Format Research, che fotografa lo stato di salute del comparto produttivo nella nostra regione. All'appuntamento erano presenti anche il viceministro dell'Economia Enrico Zanetti, la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, il direttore generale di Confcommercio Francesco Rivolta e il presidente di Confcommercio Friuli Venezia Giulia Alberto Marchiori. Nel portare il suo saluto, la presidente Serracchiani ha spiegato come "la Regione, attraverso il Frie, sia stata al fianco delle imprese compiendo 673 interventi per complessivi 32 milioni di euro, grazie ad un lavoro di squadra compiuto insieme agli imprenditori". Uno strumento, questo, che è stato utilizzato tanto per ristrutturare il credito quanto per interventi migliorativi delle aziende. Insieme ad Anci e Confcommercio le imprese hanno poi lavorato bene per il reperimento di fondi europei, finanziamenti che però devono poi essere spesi in modo corretto. Il presidente di Confcommercio Fvg, Alberto Marchiori, ha riconosciuto l'attenzione che la Regione ha posto sia nei confronti delle micro e piccole imprese, che rappresentano l'ossatura del tessuto produttivo tanto del Friuli Venezia Giulia quanto dell'Italia, sia nella predisposizione dei bandi per i fondi strutturali. Dal canto suo il direttore generale di Confcommercio, Francesco Rivolta, ha evidenziato come il jobs act rappresenti "un primo passo verso la giusta direzione, poiché  ha messo in moto una macchina che - al momento - funziona però a basso regime". Rivolta ha anche sottolineato la necessità di uno Stato che assecondi i timidi segnali di ripresa e di rilancio dei consumi. Il tema delle fiscalità, le sua parole, "è di fondamentale importanza per la competitività delle nostre imprese, così come è necessario trovare un corretto equilibrio fra la pressione fiscale su consumatori e imprese e il fabbisogno della pubblica amministrazione".Sulla possibilità di introdurre la cedolare secca, come richiesto da Confcommercio, il viceministro all'Economia e finanze Enrico Zanetti ha ricordato che "il suo costo è pari a 1,5 miliardi, valore che raddoppia nel caso di aliquote agevolate. La priorità del Governo sarebbe invece quella legata alla riduzione dell'Ires per un ammontare pari allo stesso importo. Sulle previsioni di crescita nel 2016, ha ricordato che il Pil si dovrebbe attestare intorno ad un +1,2 per cento, rispetto al +0,8 del 2015".

 

 

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