Per Confcommercio Fvg 20mila imprese a rischio

Per Confcommercio Fvg 20mila imprese a rischio

L'Osservatorio congiunturale curato da Format Research disegna un quadro a tinte fosche sulal situazione delle imprese del terziario. Il 57% dichiara di avere difficoltà nel rispettare le scadenze fiscali.

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12 novembre 2020

Con un lockdown totale, quattro imprese su dieci (38%) del terziario regionale, circa 20mila società, sarebbero a rischio chiusura. Ma anche con misure restrittive meno estreme come quelle in vigore, la stima è di 3,2 miliardi in fumo a fine 2020. Sono le allarmanti previsioni dell'indagine sul terzo trimestre curata da Format Research per Confcommercio Friuli Venezia Giulia. "La nostra regione - osserva il presidente regionale Giovanni Da Pozzo - aveva ricominciato a correre da luglio in poi, con aumento della fiducia, dei ricavi e arrivi e presenze turistiche oltre le previsioni. Era stata, in sostanza, una delle regioni che meglio di altre aveva saputo reagire con forza alla situazione nel corso dell'estate, con risultati superiori alla media nazionale. La seconda ondata della pandemia ha però frenato la mini-ripresa". Le categorie più colpite, osserva da parte sua il direttore scientifico di Format Research Pierluigi Ascani, "saranno proprio quelle che maggiormente avevano investito per adeguare i locali alle norme anti-contagio”. Allo stesso modo, sottolinea ancora Da Pozzo, “le strutture ricettive ripiombano nell'incertezza, dopo una stagione estiva turistica superiore alle attese, ma il cui contributo al complesso dei ricavi dell'anno potrebbe essere annullato dalla previsione di una stagione invernale decisamente al di sotto rispetto agli standard. Continuano a servire necessariamente aiuti concreti sul fronte liquidità". In questo contesto, il 57% delle imprese del terziario del Fvg dichiara di avere difficoltà nel rispettare le scadenze fiscali. Il dato è più elevato presso gli operatori della ristorazione (bar, ristoranti) e la ricezione turistica. Irpef, Irap, Ires e Tari sono di gran lunga le imposte che più delle altre rappresentano un peso per le imprese in un momento storico di profonda crisi economica.

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