In FVG “la guerra ha colpito quattro imprese su dieci”

In FVG “la guerra ha colpito quattro imprese su dieci”

Secondo una ricerca della Confcommercio regionale, a causa dello scoppio del conflitto in Ucraina le imprese del terziario si aspettano una riduzione dei ricavi pari all'11 per cento.

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16 marzo 2022

Per il 44% del imprese del terziario del Friuli Venezia Giulia, lo scoppio della guerra in Ucraina avrà un impatto rilevante sulle proprie attività. È quanto emerge dall’Osservatorio congiunturale curato per Confcommercio Fvg da Format Research e presentato, il 15 marzo scorso, nella sede di Udine. All’incontro sono intervenuti il presidente Giovanni Da Pozzo e l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini.

Secondo i dati della ricerca, le imprese regionali (che costituiscono il 66% del totale nazionale) si aspettano una riduzione dell’11% dei ricavi per colpa della nuova crisi, in particolare gli operatori dei trasporti e della logistica. Per quanto riguarda il versante dell’energia, i prezzi dei fornitori erano già aumentati alla fine del 2021, ma ora l’82% delle aziende lamenta anche un incremento dei servizi di energia elettrica e gas. A questi si aggiungono anche i rincari delle materie prime, che con il conflitto in corso rischiano di peggiorare sempre di più. Oltre il 60% degli operatori, infatti, si aspetta un incremento del costo delle materie. Peggiora anche la situazione della liquidità delle imprese. A preoccupare è soprattutto la durata del prestito: le imprese hanno infatti paura di non riuscire a ripagare il debito.

“Con aumenti e bollette rincarate - ha commentato il presidente Da Pozzo - viviamo una congiuntura di rinnovate criticità. Eppure veniamo da un 2021 in cui è aumentato il numero delle imprese del terziario nuove iscritte In Fvg”.

L’Osservatorio ha anche analizzato l’andamento della stagione invernale dei saldi, che non ha soddisfatto i due terzi dei commercianti del Friuli Venezia Giulia: il 68% ha infatti dichiarato di aver incassato meno rispetto ai saldi invernali del 2021. 

“Le imprese della Regione - ha dichiarato l’assessore Bini - temono di perdere il terreno recuperato con fatica dopo due anni di pandemia”. Nell’ultima parte del 2021 la fiducia delle aziende era aumentata, ma le nuove stime del 31 marzo 2022 mostrano un rallentamento nella crescita dell’indicatore. “In questo scenario il conflitto Russia-Ucrania mette a ulteriore rischio le possibilità di una piena ripresa”, ha concluso Da Pozzo.  

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