Confcommercio Fvg: "qui ripresa più rapida che nel resto del Paese"

Confcommercio Fvg: "qui ripresa più rapida che nel resto del Paese"

Indagine Format research: il clima di fiducia da parte degli imprenditori e dei cittadini è meno negativo rispetto alle previsioni di giugno e anche i dati congiunturali mostrano una ripartenza del Friuli più rapida che nel resto d'Italia.

DateFormat

17 settembre 2020

Il clima di fiducia da parte degli imprenditori e dei cittadini è meno negativo rispetto alle previsioni di giugno e anche i dati congiunturali mostrano una ripartenza del Friuli Venezia Giulia più rapida che nel resto d'Italia.

È questo in sintesi il risultato di un'indagine dell'Osservatorio Confcommercio Fvg curata da Format Research, di cui riferisce la Regione Friuli Venezia Giulia. L'indagine è stata effettuata su un campione di oltre 1.500 imprese e cittadini residenti in Friuli Venezia Giulia, che ha evidenziato un indice di fiducia nell'andamento economico di soli 5 punti (28 contro 33) al di sotto dell'indice di fiducia pre-Covid.

L'indagine è stata presentata nella sede della Camera di Commercio Pordenone-Udine dal direttore scientifico della società di ricerca, alla presenza anche dell'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini.

La demografia delle imprese del terziario (51mila nel Fvg) registra in ogni caso un saldo negativo a giugno 2020 che è il più basso degli ultimi dieci anni. Sono state perse 507 imprese, di cui 173 a Udine, 146 a Trieste, 101 a Pordenone, 87 a Gorizia, più per la carenza di nuove aperture che per le chiusure definitive. Per contro, il dato relativo alla ripresa della liquidità delle imprese è attestato al 44 per cento entro la fine dell'anno, contro il 26 per cento a livello nazionale.

"I provvedimenti presi dalla Giunta sono stati in buona parte suggeriti dalla nostra Associazione – sottolinea il presidente di Confcommercio Fvg, Giovanni Da Pozzo che ha poi curato con altrettanta attenzione, grazie al suo Catt, la fase istruttoria, in un contesto di collaborazione che ha contribuito a contenere i danni comunque pesanti di un’emergenza epocale, che richiederà anche in futuro il sostegno delle istituzioni governative e locali".

Quanto ai consumi, il calo più consistente riguarda quelli fuori casa (soprattutto ristorazione e alberghiero), fortemente depressi in Friuli Venezia Giulia dalla paura del contagio ma anche dalla diffusione dello smart working che limita l'accesso alla spesa. Nel complesso, nel 2020 andranno persi 116 miliardi di euro in Italia e poco meno di 3 miliardi in Friuli Venezia Giulia. Pur in un contesto di crisi generalizzata, il calo dei consumi in regione (-12,2 per cento) si conferma meno pesante rispetto alla media del Nord Est (-13,3 per cento).

 

 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca