Confcommercio Genova: “insostenibile per le imprese l'aumento della Tari”

Confcommercio Genova: “insostenibile per le imprese l'aumento della Tari”

Il presidente dell'Associazione, Paolo Odone, commenta negativamente l'annuncio dell'aumento della tassa dei rifiuti e chiede al Comune una ripartizione più equa.

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13 gennaio 2021

La richiesta dell'aumento della tassa arriva da parte dalla sezione controllo della Corte dei Conti, per coprire il debito di 128 milioni nei confronti di Amiu per la chiusura e la bonifica della discarica di Scarpino.

“Le imprese non possono assolutamente sopportare l'aumento di una tassa, la Tari, che hanno continuato a pagare malgrado fossero chiuse o con attività ridotte al lumicino - commenta Paolo Odone, presidente di Confcommercio Genova - oggi ci troviamo nuovamente di fronte a questo grave problema, a causa di una disastrosa gestione pregressa del ciclo dei rifiuti, non certo provocata dagli imprenditori”. L'Associazione aveva proposto che le imprese chiuse non avrebbero dovuto pagare la tassa dei rifiuti, non avendo usufruito del servizio. Il governo però, spiega Odone, non ha dato alcun aiuto economico al Comune per sostenere le spese e proprio per questo non è stato possibile prendere in considerazione la proposta.

“La tassa deve essere applicata e pagata sulla base della quantità di rifiuti prodotti secondo il principio comunitario “chi inquina paga” e non sono certo le imprese che producono la maggiore quantità di rifiuti sul nostro territorio e i maggiori costi di raccolta. Vi è quindi – conclude Odone – una evidente ingiustizia di fondo nella ripartizione di questi costi. Perciò ancora una volta chiediamo che il Comune provveda ai necessari interventi perequativi che adesso sono improcrastinabili”.

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