Confcommercio: “l'aggravio produce costi ingiustificabili e turn over”

Confcommercio: “l'aggravio produce costi ingiustificabili e turn over”

Per la vicepresidente Donatella Prampolini  l'aggravio dello 0,5% “porta costi ingiustificabili che a lungo andare potrebbero spingere le imprese a maggiore turn over con l'esclusione dei lavoratori più fidelizzati".

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9 dicembre 2019

“Le causali nei contratti a termine, non solo per l'alto rischio di contenzioso, sono sostanzialmente inapplicabili peri datori di lavoro poiché fanno riferimento a circostanze eccezionali ed oggettive, estranee all'ordinaria attività, o ad esigenze connesse ad incrementi temporanei, significativi e non programmatili». Donatella Prampolini, vicepresidente di Confcommercio, spiega come un negozio di giocattoli che nel periodo natalizio ha bisogno di ulteriore personale non potrà avvalersi delle causali poiché sussistono i picchi significativi e temporanei dell'ordinaria attività, ma sono programmabili. “Le possibilità per assumere a termine risiedono sostanzialmente nella cosiddetta stagionalità, sul territorio sono stati sottoscritti molti accordi ai sensi del Ccnl Confcommercio, da ultimo a Roma e Milano, quindi molta flessibilità perduta è stata recuperata”. Ma l'aggravio dello 0,5% “porta costi ingiustificabili che a lungo andare potrebbero spingere le imprese a maggiore turn over con l'esclusione dei lavoratori più fidelizzati, che negli alberghi, come negli esercizi commerciali costituiscono un valore aggiunto per la clientela”.

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