Confcommercio La Spezia: al via un "temporary shop" gestito dagli studenti

Confcommercio La Spezia: al via un "temporary shop" gestito dagli studenti

Il progetto si chiama "Creattivamente… negoziando: verso un nuovo concept store", ed è stato proposto dal gruppo dei Giovani Imprenditori di Confcommercio al quale hanno aderito il Comune della Spezia e la Camera di Commercio.

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22 dicembre 2014

 

Da una parte il commercio tradizionale che cerca di rispondere alla sfida dell'ammodernamento. Dall'altra i giovani che giocano le loro carte nella partita dell'imprenditorialità. Sono queste le anime del progetto "Creattivamente… negoziando: verso un nuovo concept store" proposto dal gruppo spezzino dei Giovani Imprenditori di Confcommercio e al quale il Comune della Spezia e la Camera di Commercio hanno aderito con un sostegno in termini sia operativi che finanziari. Un'impresa su dieci, in provincia, è gestita da un under 35 (1.849 sul totale di oltre 17mila attive). Numeri tutto sommato positivamente sorprendenti, ma che non denotano un adattamento del commercio alle richieste del mercato moderno. Il progetto si rivolge agli studenti delle scuole superiori chiamati a sperimentare le nuove applicazioni business di internet, e in particolare del commercio elettronico e a indagare se oggi abbia ancora un senso investire negli spazi commerciali "fisici". "Il progetto - hanno spiegato Roberto Martini, direttore Confcommercio, Sabrina Canese e Katia Natella, presidente e vice presidente dei Giovani imprenditori dell'associazione di Via Fontetivo - mira a ripensare completamente l'attuale modello distributivo. La crisi ha determinato una drastica flessione dei consumi di tipo tradizionale mostrando una maggiore tenuta del settore hight tech. La rete infatti propone la possibilità di acquistare gli stessi prodotti in vendita nei negozi ma a prezzi più bassi e senza dover nemmeno uscire di casa. Diventa pertanto necessario capire in che modo possano essere ripensati i negozi tradizionali e quale valore aggiunto possano avere. Abbiamo così deciso di rivolgerci ai giovani in quanto, oltre a rappresentare i consumatori del domani, rappresentano i possibili nuovi imprenditori della Spezia. Loro, meglio di altri, possono interpretare le tendenze emergenti e, nello specifico, proporre nuovi modi di fare commercio. Ed è dovere delle istituzioni valorizzare e far emergere il capitale umano del territorio, rappresentato dai giovani stessi, facendoli sentire protagonisti del cambiamento della città".
Saranno quindi nove le classi del penultimo anno del quinquennio delle scuole superiori che saranno coinvolte nel progetto a partire da venerdì 19 alle 11 nell'auditorium dell'istituto Fossati, dove interverrà Giovanni Catalano, membro dell'ufficio sviluppo di Confcommercio nazionale. Gli studenti che parteciperanno saranno oltre 200 ragazzi degli indirizzi 'Moda', 'Elettrico ed elettronico', 'Grafico', 'Aziendale' dell'Einaudi-Chiodo e dei corsi 'Economico', 'Turistico', 'Grafico' e 'Informatico' del Fossati-Da Passano. Dopo il primo step i ragazzi saranno chiamati a sviluppare idee per un nuovo concetto di negozio. I progetti saranno quindi esposti con pitch programmati "E' interessante che questa iniziativa preveda il coinvolgimento di scuole diverse e il confronto diretto tra gli studenti - hanno detto Paolo Manfredini, preside del Fossati-Da Passano, la docente Angela Casale, e il vice presidente dell'Einaudi-Chiodo, Alessandro Gabelloni - che potranno mettere a frutto le competenze differenti che apprendono quotidianamente in classe".
Il progetto si propone inoltre di avviare un dialogo strutturato con gli studenti, creando gruppi misti interscolastici, trasmettendo loro il messaggio che per creare un'impresa, e quindi realizzare un'idea, bisogna mettere in campo competenze diverse e fare sinergia. "La Camera di commercio - ha sottolineato Simona Duce - si dimostra attenta nei confronti dei giovani e vuole far passare il messaggio che la creazione non deve essere intesa come l'ultima spiaggia, il tentativo da fare quando le cose non funzionano".
L'idea alla base del progetto imprenditoriale è quello che conta maggiormente e deve essere l'unica giustificazione per lanciarsi nel mondo degli affari, del commercio, in questo caso. "A differenza delle altre iniziative che svolgiamo insieme alla Camera di commercio - ha spiegato l'assessore comunale allo Sviluppo e innovazione economica, Alessandro Pollio - questa è specificamente ideata per incidere sulla cultura d'impresa e può essere un banco di prova interessante per sperimentare le idee dei ragazzi, per far capire che il commercio può essere ancora un'attività che abbia un futuro, a patto che si apra ad aspetti innovativi".
 
tratto da "cittadellaspezia.com"
REDAZIONE
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