Confcommercio Lazio: "Per ogni impresa nata ne muoiono due"

Confcommercio Lazio: "Per ogni impresa nata ne muoiono due"

Parole del presidente Rosario Cerra, in occasione della presentazione del nuovo testo unico sul commercio presso la sede della Regione Lazio. Una legge apprezzata dall'associazione di categoria per l'attenzione data alle reti d'impresa.

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30 giugno 2014

 

"Nei primi 5 mesi del 2014 nel Lazio sono nate 6.020 imprese del terziario, mentre quelle che hanno chiuso per sempre sono state 11.252. Il saldo è negativo e pari a - 5.232 aziende, in pratica per ogni nuova impresa nata ne muoiono 2". Lo ha detto il presidente della Confcommercio Lazio, Rosario Cerra, in occasione della presentazione del nuovo testo unico sul commercio presso la sede della Regione Lazio, una legge apprezzata dall'associazione di categoria per l'attenzione alle reti d'impresa "reti di marketing che potranno gestire la via, la piazza anche in termini di marketing e suolo pubblico ed avere un rapporto diverso con i cittadini". ''Le linee guida del Testo Unico sul commercio presentato dalla Regione costituiscono l'avvio di un percorso importante per la definizione di una normativa indispensabile allo sviluppo del settore strategico per l'economia del nostro territorio'', ha dichiarato il presidente di Confcommercio Lazio. "Questa normativa, che si è fatta attendere non poco, si inserisce in un contesto di forte crisi per le attività imprenditoriali", ha aggiunto, sottolineando che "dall'inizio della crisi la nostra regione ha perso 10 punti di Pil e le famiglie 11 punti di potere di acquisto". "In questo scenario complesso - ha proseguito Cerra - lo strumento normativo assume grande rilevanza non solo perché deve creare le condizioni migliori in cui il commercio può lavorare ma anche perché può e deve esaltare la funzione sociale del commercio stesso che influenza la qualità della vita dei cittadini. Chi vorrebbe vivere, infatti, in una città desertificata, senza luci, senza un'equilibrata e diversificata offerta commerciale, in cui i negozi non siano lo scenario pulsante del territorio? Il nostro obiettivo è innalzare la qualità della vita delle nostre città, che dipende direttamente dai nostri settori". "Per questo siamo particolarmente soddisfatti dell'accoglimento da parte della Regione della nostra proposta di rafforzare le reti di impresa attraverso quella che avevamo definito 'una presa in carico delle strade e delle piazze da parte degli operatori commerciali' per valorizzarle e riqualificarle a vantaggio di tutti i cittadini - ha aggiunto - Così come siamo soddisfatti di essere stati ascoltati sulla fine della stagione delle deroghe e lo stop ad ulteriore consumo di suolo. La Regione Lombardia, ad esempio, nella sua legge del commercio impone all'atto dell'apertura di medie e grandi strutture 'uno studio dell'impatto sulla rete commerciale esistente' ed anche 'la sostenibilità ambientale della struttura stessa". 
 

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