Confcommercio Lombardia: “sostenere il terziario per tornare a crescere”

Confcommercio Lombardia: “sostenere il terziario per tornare a crescere”

Il presidente Sangalli ha incontrato l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Guido Guidesi, e i presidenti delle Confcommercio territoriali. Occupazione, imprese ottimiste.

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26 luglio 2021

“La ripresa economica si sta consolidando ma occorre tempo per recuperare il terreno perduto. Le imprese del terziario sono state le più colpite dall'emergenza sanitaria ed è necessario continuare a sostenere questo settore che rappresenta in Lombardia oltre il 60 per cento del Pil. Puntare, dunque, su accesso al credito – continuando anche a valorizzare il ruolo dei Confidi - semplificazioni, digitalizzazione, sostenibilità e internazionalizzazione per rafforzare commercio, turismo e servizi. Bene, inoltre, le risorse stanziate per il Salone del Mobile e le ulteriori misure che vanno nella direzione di supportare la nascita di nuove imprese, sostenendo imprenditori che, con coraggio e visione, sfidano il momento guardando con fiducia al futuro”. Così il presidente di Confcommercio Lombardia, Carlo Sangalli, in occasione di un incontro con l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi, e i presidenti delle Confcommercio territoriali.

Un’opportunità di confronto che, a poco più di trenta giorni dall’entrata della Regione in zona bianca, ha permesso di fare un bilancio dei primi sei mesi dell’anno per il terziario regionale e di guardare alle iniziative più urgenti per accompagnare la ripartenza.

“Con l’assessore Guidesi c’è condivisione di obiettivi e strategie per sostenere e facilitare la ripartenza delle migliaia di imprese che rappresentiamo. Per questo - ha affermato Sangalli - occorre continuare a garantire l’accesso al credito e la patrimonializzazione, così come gli investimenti sulla transizione digitale e sulle politiche sostenibili, guardando alle risorse che arriveranno dal Pnrr. Fondamentale, inoltre, puntare sul comparto del turismo, delle fiere e degli eventi, in vista di appuntamenti importantissimi come le Olimpiadi 2026 e Bergamo e Brescia capitali della Cultura 2023”.

“Sarà inoltre essenziale mettere al centro le politiche di rigenerazione urbana, per consolidare da un lato quella rete di territorio nata e cresciuta con i distretti del commercio, dall’altro per contrastare la desertificazione delle città affinché siano sempre più punti di attrattività per l’insediamento di nuove imprese, anche dall’estero”, ha proseguito il presidente di Confcommercio Lombardia.

Imprese ottimiste sull’occupazione

Nel corso dell’incontro sono stati rivelati i risultati di un sondaggio di Confcommercio Lombardia tra oltre 350 imprese del terziario. Ebbene: più di un imprenditore su due (51%) si è detto ottimista sulle prospettive della propria attività, percentuale che sale al 58% tra le imprese della ristorazione, anche a seguito della caduta della maggior parte delle restrizioni.

Segnali confortanti, poi, per quanto riguarda l’occupazione: per otto imprese su dieci il numero dei dipendenti o collaboratori nei prossimi mesi dovrebbe restare stazionario o aumentare, con picchi di fiducia nei servizi. Le debolezze maggiori in questo caso si riscontrano tra le imprese della ricettività, per il 40% delle quali l’organico potrebbe subire una diminuzione, anche alla luce delle incognite sui flussi turistici e per le conseguenti ricadute sull’occupazione stagionale.

Per la continuità del proprio business, quasi un’attività di ristorazione su due si è rivolta ad attività di food delivery e oltre un’impresa del commercio su tre ha attivato un canale di e-commerce.

Sul fronte delle eredità post pandemia, se la maggior parte degli imprenditori intervistati manterrà attenzione a sicurezza e prevenzione (63%), l’accelerazione sul digitale è vista come un’opportunità, in particolare dal 35% delle imprese under 42, una percentuale più alta della media del totale delle imprese.

“È evidente che le prospettive positive sono legate soprattutto al successo della campagna vaccinale. Si tratta però di segnali che dimostrano la reattività delle nostre imprese decise ad essere protagoniste della ripartenza”, ha concluso il presidente Sangalli.

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