Confcommercio Milano: indagine nazionale su l'impatto della criminalità a Milano e nell'area metropolitana

Confcommercio Milano: indagine nazionale su l'impatto della criminalità a Milano e nell'area metropolitana

Un vero e proprio censimento che coinvolge gli imprenditori con attività "su strada" cioè quelle più esposte ai rischi del crimine: è l'indagine di Confcommercio "Insieme per la Sicurezza" con Confcommercio Milano, Scuola Superiore, Università Bicocca, Poste Italiane

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27 giugno 2014

 

Un vero e proprio censimento sui fenomeni della criminalità a Milano e nell'area metropolitana: è l'indagine nazionale "Insieme per la Sicurezza" con la spedizione di un questionario indirizzato a 75.000 imprese del territorio milanese che operano nel commercio, nel turismo e nei servizi (garantendone l'anonimato). Il questionario viene spedito, attraverso Poste Italiane, alle attività "su strada", cioè a quelle potenzialmente più esposte ai rischi della criminalità. Il questionario non viene inviato solo in lingua italiana, ma anche in arabo, cinese, spagnolo, inglese e francese. L'imprenditore che lo riceve, dopo averlo compilato, lo può restituire spedendolo sempre a mezzo posta tramite la busta pre-affrancata che ha ricevuto assieme al questionario stesso (quindi senza costi). La restituzione del questionario è richiesta entro la fine di luglio. Il questionario dell'indagine "Insieme per la Sicurezza" ha come promotore e finanziatore Confcommercio (con la Commissione Politiche per la Sicurezza e la Legalità) in partnership con Confcommercio Milano, la Scuola Superiore del Commercio del Turismo dei Servizi e delle Professioni (l'ente formativo che fa riferimento alla Confcommercio milanese), l'Università degli Studi di Milano Bicocca (al Dipartimento di Statistica e Metodi Quantitativi dell'Ateneo è affidata la successiva analisi dei dati e la loro organizzazione), Poste Italiane. "Il questionario – spiega Luca Squeri, presidente della Commissione Politiche per la Sicurezza e la Legalità di Confcommercio – è totalmente anonimo: in nessun modo è possibile risalire all'impresa che risponde. L'unico dato che l'imprenditore fornisce è il cap, codice di avviamento postale. Il questionario, accompagnato da una lettera del nostro presidente Carlo Sangalli, è stato pensato e strutturato per poter essere compilato con la massima serenità e sincerità. Per meglio combattere la criminalità bisogna conoscerla. Per conoscerla serve la collaborazione di tutti". "Il questionario – aggiunge Mario Peserico, vicepresidente di Confcommercio Milano (con competenza su sicurezza, contraffazione e abusivismo) – potrà fornire un quadro esauriente ed utile del contesto di legalità nel quale operano gli imprenditori milanesi del commercio, del turismo e dei servizi. Le domande puntano, infatti, a stabilire le condizioni di sicurezza e la presenza di fenomeni di criminalità. I dati che emergeranno verranno successivamente presentati e messi a disposizione delle Istituzioni". Gian Carlo Blangiardo, docente presso l'Università Bicocca e responsabile scientifico dell'indagine, sottolinea come " l'obiettivo dell'iniziativa sia quello di disegnare una mappa del rischio criminalità per coglierne, con il linguaggio dei numeri, gli aspetti differenziali sia sul piano del territorio, sia rispetto ai settori di attività e alla tipologia delle aziende; i dati raccolti attraverso l'indagine, adeguatamente elaborati con gli strumenti della statistica, rappresenteranno un patrimonio di conoscenza oggettiva unico e fondamentale per affrontare, con consapevolezza ed efficacia, un fenomeno di vitale importanza per molti operatori economici".

 

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