Una Pasqua da incubo per le imprese del milanese

Una Pasqua da incubo per le imprese del milanese

Le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza indicano una perdita di fatturato di 228 milioni di euro, un calo del 53,4% rispetto allo scorso anno.

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29 marzo 2021

La Pasqua in lockdown costerà alle attività del commercio, del turismo e dei servizi un calo di fatturato di 228 milioni di euro, il 53,4% rispetto allo scorso anno. La stima è dell'Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, che prevede un vero e proprio crollo per:

  • ristorazione e pubblici esercizi (da 80,6 a 16, 1 milioni di euro, - 80%);
  • servizi ricreativi (luoghi di spettacolo, palestre, piscine, centri sportivi: da 66,7 a 16,7 milioni, - 75%);
  • commercio al dettaglio (da 79 a 23,1 milioni, - 70,7%);
  • ricettività (da 19,2 a 4,7 milioni, - 75,8%).
  • servizi alla persona (da 82,9 a 63,6 milioni, - 23,3%)
  • trasporti (da 98,2 a 74,5 milioni, - 24,1%).

"Un'altra Pasqua in lockdown è un duro colpo per le attività economiche del nostro territorio - commenta il segretario generale Marco Barbieri - e purtroppo, oltretutto con la conferma della zona rossa, si aggrava anche dal punto di vista della tenuta della fiducia la condizione di tantissime imprese senza prospettive di programmazione certa nel medio termine e con indennizzi, attraverso il Decreto Sostegni, chiaramente insufficienti. Se si dovesse arrivare a un mese di zona rossa il costo per il nostro territorio sarebbe di oltre 1 miliardo e 160 milioni di euro. Bisogna far riaprire le imprese in sicurezza. Imprese, è bene ricordarlo, che stanno ancora aspettando gli indennizzi per la zona rossa indebita di gennaio".

In tutta la Lombardia danno da 470 milioni

I giorni di Pasqua in zona rossa faranno perdere perderanno 470 milioni di euro rispetto al 2019 alle attività lombarde di commercio, turismo e servizi. E complessivamente il mese di chiusure, da metà marzo a metà aprile, alla fine costerà 2 miliardi e 458 milioni. La stima è di Confcommercio Lombardia, secondo la quale le restrizioni saranno particolarmente penalizzanti per ristorazione (-80%), servizi ricreativi (-75%), e commercio al dettaglio (-70%). Malissimo anche il settore dell’accoglienza, con le strutture ricettive che “vantano” tassi di occupazione delle camere quasi a zero, quelle ancora aperte ovviamente.

“Non è pensabile che le imprese possano sopportare ancora a lungo questa situazione di gravissimo danno economico e profonda incertezza. Il punto è che il deciso cambio di passo sui sostegni non si è ancora visto. E sulle imprese lombarde pesano le conseguenze delle chiusure imposte da inizio anno. Bruciano, in particolare, quelle per l’errata zona rossa di gennaio”, commenta il vicepresidente vicario dell’Associazione, Carlo Massoletti.

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