Confcommercio Milano: "Ok zona gialla ma serve tornare alla normalità"

Confcommercio Milano: "Ok zona gialla ma serve tornare alla normalità"

Il segretario generale Marco Barbieri: "Teniamoci stretta la zona gialla ma quanto prima torniamo alla normalità. I dati dicono che le attività sono ancora in grande sofferenza"

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19 febbraio 2021

La zona gialla al momento è il male minore ma resta un peso insostenibile per le imprese del commercio e della ristorazione. Confcommercio Milano sottolinea che, "nella Città metropolitana di Milano e nelle province di Lodi, Monza e Brianza operano 21 mila esercizi di ristorazione. Queste attività in condizioni normali in un mese tipo realizzano circa 752 milioni di ricavi. Nello scenario della attuale zona gialla perdono 222 milioni pari al -30% della condizione normale. Nello scenario con solo asporto e delivery con limitazioni di orario perdono 444 milioni pari al -59% dello scenario di normalità". "Teniamoci stretta la zona gialla ma quanto prima torniamo alla normalità -ha commentato Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano - I dati dicono che le attività sono ancora in grande sofferenza: bar e ristoranti chiusi alle 18, coprifuoco dalle 22, centri commerciali chiusi nei pre-festivi e festivi. Certezza e programmazione sono passaggi fondamentali per le imprese che non sono come degli interruttori. Aspettiamo il DL quinques per una vera boccata d'ossigeno".

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